Positivi nelle scuole di Staranzano, tornano a crescere i contagi dopo un anno di pandemia

La fascia più colpita è quella tra i 41 e 65 anni. Sono 34 i positivi, 53 quelli in quarantena.

"Era il 5 marzo dello scorso anno quando è stato registrato il primo caso positivo nel nostro territorio e da allora le persone contagiate sfiorano ormai le 500 unità". Inizia così la lettera indirizzata ai propri concittadini del sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan. A un anno dall'ingresso della pandemia anche nel comune della Bisiacaria, oggi gli attualmente positivi qui "sono 34. Di queste 20 sono maschi e 14 femmine: la metà del totale dei contagiati risulta in una fascia di età compresa tra i 41 e i 65 anni; 6 tra i 21 e 40 anni; 10 oltre i 65. Si registra solo 1 caso positivo di età inferiore ai 20 anni".

"Dopo la sensibile riduzione dei numeri avvenuta tra la fine di gennaio e il mese di febbraio - sottolinea il primo cittadino -, oggi registriamo a Staranzano una stabilizzazione del numero dei casi positivi. Diversa è invece la curva delle persone poste in quarantena, che in queste ultime due settimane sono incrementate sensibilmente: attualmente ve ne sono 53. L’Istituto comprensivo, per i casi di positività registrati in questo periodo, ha sospeso le lezioni in due classi della scuola primaria e anticipato di un giorno la chiusura della secondaria di primo grado, rispetto a quanto previsto dall’ordinanza" regionale.

Ieri Marchersan, insieme ad altro omologhi dell'ex provincia, ha partecipato a un flash mob davanti all’ospedale civile di Gorizia, posando "per una foto di sensibilizzazione alle vaccinazioni. È un appello alle istituzioni perché provvedano a reperire i vaccini e alla popolazione ad aderirvi in quanto non vi è altro modo per uscire dalla pandemia se non con una vaccinazione di massa. Questa deve sempre essere accompagnata dal comportamento responsabile di ognuno di noi, che significa curare l’igiene, portare la mascherina, mantenere il distanziamento interpersonale ed evitare gli assembramenti, raccomandazioni che non ci stanchiamo di ripetere ma che, purtroppo, una parte della popolazione disattende.

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