Monfalcone, volano i prestiti in biblioteca: 85mila presenze e 44mila prestiti

Il bilancio 2022 vede 303 giorni di servizio con 59 ore settimanali di apertura. Investiti 180mila euro.

Si attesta come più che positivo il bilancio 2022 delle attività della Biblioteca Comunale di Monfalcone che dalla primavera dello scorso anno ha optato per una sua modifica organizzativa importante caratterizzata dall’essere prima di tutto un luogo di aggregazione. “La nostra biblioteca non è solo un contenitore, un deposito di libri – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint - ma è uno spazio polifunzionale a disposizione di tutti, un punto di incontro tra interessi trasversali”.

La principale realtà culturale cittadina ha implementato nell’anno da poco trascorso l’erogazione dei molteplici servizi messi a disposizione dei cittadini e non solo. Basti pensare all’orario della struttura – di 59 ore settimanali - che dal lunedì al venerdì apre le sue porte alle 9 per chiuderle alle 20, mentre il sabato è a disposizione dell’utenza dalle 9 alle 13. È di 98mila unità il patrimonio costituito da libri, documenti, riviste, quotidiani e materiale multimediale messo a disposizione dei cittadini. Altri dati interessanti del 2022 sono le 85621 presenze in 303 giorni di apertura, vale a dire qualcosa come 283 “visite” in un giorno. Si è riscontrata una maggiore presenza di giovani, soprattutto universitari, che frequentano l’area studio.

“La crescita è quella della città, un traino per tutta la comunità. Come il Centro giovani, la biblioteca è un riferimento aperto anche per le persone provenienti dalla Bassa Friulana e dalle realtà del Carso” ha spiegato ancora il sindaco. È un territorio più ampio quindi, quello che interessa le iniziative portate avanti dalla Biblioteca che sono arrivate anche in altre location. Si va dai laboratori in spiaggia alle letture nei parchi, dalle iniziative organizzate sul Carso alla Rocca fino al culmine con il festival letterario di “Geografie”.

“Abbiamo attuato un cambio di passo – afferma l’assessore alla cultura Luca Fasan – perché la biblioteca non è dedicata solo alla lettura ma un luogo di aggregazione e formazione. Sono stati diversi i nuovi format che abbiamo proposto per tutte le età”. Tra le iniziative, ci sono stati “Medicina alla portata di tutti” e gli incontri di filosofia. La novità per il 2023 invece sarà il format “Intrecci di storia” che vedrà al centro la collaborazione tra letteratura e letture ad alta voce.

“Abbiamo pensato inoltre di valorizzare l’evento ‘Aspettando Geografie’ portandolo in altri comuni come Ronchi, San Canzian, Gorizia e Trieste con la promozione di libri e alcune anticipazioni del festival”, ha aggiunto Fasan. Tornando ai dati, per quanto riguarda i prestiti bibliotecari ci si è attestati a 44mila comodati mentre i costi vivi per la fornitura dei vari servizi bibliotecari si aggira sui 180mila euro, una cifra che rappresenta il 15% del bilancio comunale che per l’85% è già vincolato da altre voci di spesa. Tra questi costi, non sono compresi quelli delle collezioni librarie che da 82mila unità sono arrivate a circa 97mila.

A tal riguardo, le risorse sono state reperite attingendo ai Fondi Mibact (circa 9mila l’anno nell’ultimo triennio). “Dobbiamo anche ricordare che la Regione è molto attenta a quanto proponiamo e ci sostiene con diversi contributi per le attività culturali” così in conclusione Fasan. Il bilancio 2022 si è chiuso con la presenza di due volontari del servizio civile impiegati nel settore bibliotecario e in progetti specifici, con l’ausilio di 6 dipendenti da cooperativa che si occupano del front office e due dipendenti comunali che afferiscono all’area dei servizi culturali. All’incontro di stamane hanno preso parte anche la responsabile della posizione organizzativa del servizio cultura Federica Ghirardo e la funzionaria Silvana Corbatto.

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