le esibizioni
Le voci di 110 ragazzi alla rassegna della Seghizzi, le scuole cantano a Gorizia
Ieri l'esibizione dei ragazzi sul palco del Bratuž, nel 2025 attesi due concerti interamente dedicati alla favola di Pinocchio con due realtà di Bologna.
Il coro come luogo in cui sperimentare regole sociali di ascolto e rispetto e dove si assiste alla realizzazione di un progetto comune nato dall’unione di più individualità. Sono questi i valori che vuole contribuire a diffondere “Ricordando…”, seconda edizione della rassegna di voci giovanili nata lo scorso in seno all’associazione corale “C. A. Seghizzi” dall’idea della professoressa Cristina Cristancig a Gorizia. L’iniziativa, che lo scorso anno si è svolta nella Sala Incontro di San Rocco, visto l’alto numero di adesioni da parte delle scuole si è spostata quest’anno al Kulturni center “Bratuž” che, ieri pomeriggio, ha comunque faticato per contenere amici e parenti dei giovani coristi.
La manifestazione, nata appunto nel 2023, è stata intitolata alla memoria del maestro Giancarlo Bini, già direttore della Corale Seghizzi, musicista, e interprete di rara qualità che credeva fermamente nel potere educativo dell’esperienza corale soprattutto se impartita nelle scuole sin dai primissimi anni. A ribadirlo sono stati il direttore Roberto Madotto e Cristina Cristancig che, grazie al suo attuale ruolo di docente di Didattica per la musica e Composizione al Conservatorio di Bologna "G. B. Martini", ha avviato un progetto di collaborazione fra l’istituzione emiliana, la scuola di musica Cemi sita sempre a Bologna e la scuola primaria “Sant’Angela Merici” di Gorizia.
Il progetto sboccerà nel 2025 in due concerti interamente dedicati alla favola di Pinocchio, i cui personaggi verranno rivisitati in brani appositamente scritti e, nell’occasione, suonati dai futuri docenti di musica che si stanno formando al Cemi mentre a cantarli saranno proprio i bimbi goriziani. Questi, nello spettacolo di ieri, hanno già fornito una piccola anteprima. Come detto, due saranno, il prossimo anno, i concerti in cui verrà presentato questo inedito “Pinocchio”, il primo a Bologna e il secondo a Gorizia, con l’auspicio che l’evento possa essere inserito nella programmazione della Capitale europea della Cultura.
Ad aprire il concerto, ieri pomeriggio, sono stati proprio i piccoli della scuola primaria “Sant’Angela Merici” che, accompagnati al pianoforte e diretti dalla professoressa Laura Belviso, hanno proposto “La canzone dell’amicizia”, lo spiritual “Heaven is a wonderful place”, “Il gatto e la volpe” e “La fata Fritturina”, questi ultimi ispirati appunto dalla favola di Collodi. Sul palco sono quindi saliti i ragazzi della secondaria di primo grado “F. Corridoni” di Fogliano-Redipuglia che hanno colorato il palco grazie a “Canone blues”, “The lion sleeps tonight” e “Coro a colori”, con la direzione e l’accompagnamento al pianoforte rispettivamente delle professoresse Chiara Spessot e Cristina Luisa, mentre i bongos e l’ukulele sono stati suonati dai giovani Leone Nikolaj e Liam Sandrin.
Guidati al pianoforte dal professor Emanuele Decolle e diretti dalla professoressa Laura Duranti, gli studenti della secondaria di primo grado “G. Pascoli” di Cormons si sono esibiti in “Rock my soul”, “Un signore con tre cappelli”, l’acclamato “Azzurro”, “Hallo Django” e “Alla formica”. Molto vario e accattivante il programma proposto dal coro della scuola secondaria di primo grado “L. Perco” di Lucinico, accompagnati al violino da Miriam Moya Barbieri, alla chitarra da Carlo Urdan, al pianoforte dal professor Umberto Esposito mentre gli alunni del laboratorio musicale si sono espressi con glokenspiel e percussioni. Guidati dalla professoressa Francesca Ceccarello, hanno proposto “Here’s to you”, “Somewhere over the rainbow”, “Se provi a volare”, “Barbara Ann” e “It don’t mean a thing”.
Apprezzata anche l’esibizione degli alunni della secondaria di primo grado “V. Locchi”, diretti dal professor Giulio Chiandetti e accompagnati al pianoforte dalla professoressa Francesca Ceccarello. L’eterogeneità del palinsesto li ha visti spaziare da “Misciot” a “Nessun dorma” per proseguire con “Tonight” e concludere con “Hit the road Jack”.
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