Vittime dei regimi, Lubiana cerca sepoltura per gli infoibati di Mecesnova Gorica

Vittime dei regimi, Lubiana cerca sepoltura per gli infoibati di Mecesnova Gorica

la ricorrenza

Vittime dei regimi, Lubiana cerca sepoltura per gli infoibati di Mecesnova Gorica

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 23 Ago 2022
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Il ricordo oltreconfine, oltre 2mila vittime nella foiba di Mecesnova Gorica.

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Dal 2008, ogni 23 agosto nell’Unione Europea si celebra la Giornata di commemorazione delle vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari. Si tratta dell’anniversario del tragico patto Molotov-Ribbentrop con cui, nel 1939, Stalin e Hitler definirono i confini delle rispettive espansioni nell’Europa centro-orientale. Immediatamente dopo la firma di quel trattato iniziò la spartizione militare della Polonia tra il Terzo Reich e l’Unione Sovietica, scatenando quindi la Seconda guerra mondiale e tutto il vortice di orrori che ne sarebbe conseguito.

Questa giornata non è stata ufficializzata solo dalle istituzioni europee, ma viene celebrata anche nel mondo anglosassone con il nome di Black Ribbon Day. Inoltre, la ricorrenza è stata formalmente adottata anche dalle leggi di diversi Paesi Ue, tra cui Slovenia, Croazia, Ungheria, Cechia e Polonia. Nella vicina repubblica, tra le varie cerimonie pubbliche previste oggi, a Lubiana il presidente Borut Pahor deporrà una corona di fiori davanti al monumento di piazza del Congresso dedicato alla vittime di tutte le guerre, alla presenza dei vertici delle cinque principali confessioni religiose in Slovenia: cattolici, protestanti, musulmani, ebrei e ortodossi.

In totale sintonia, quindi, con l’appello di ieri dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, per cui “tutti dovrebbero avere il diritto di scegliere in cosa credere o non credere, senza essere soggetti a discriminazioni e coercizioni”. Sempre ieri, la Commissione d’inchiesta sulle fosse comuni nascoste ha rinnovato la richiesta al governo di individuare uno spazio, nel principale cimitero di Lubiana, dove inumare le spoglie delle circa 2mila vittime delle truppe titine, ritrovate solo pochi anni fa nella foiba di Mecesnova Gorica (nella foto).

Le operazioni di ricerca e recupero nella foiba – sita in una vasta area boschiva della Bassa Carniola (Dolenjska), al confine con la Croazia – iniziarono nel 2017 e dovrebbero concludersi a breve, essendo pianificata nel 2023 la relativa cerimonia funebre. L’auspicio della Commissione slovena è che il Paese continui a supportare l’impegno affinché sia garantito il giusto ricordo di tutte le vittime, incluse quelle delle violenze politiche perpetrate nello Stato nel secondo dopoguerra.

“A 83 anni di distanza dall’invasione della Polonia – tiene a ricordare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – Putin ha riportato gli orrori della guerra in Europa, ricordandoci che la pace non può ancora essere data per scontata”. “Oggi più che mai – continua von der Leyen – dobbiamo rimanere uniti contro una Russia dominata dalla propaganda di Stato che distorce la storia, diffonde fake news e punisce i dissenzienti”.

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