La novità
Visco al lavoro sulla mobilità sostenibile: completato il Biciplan con le richieste dei cittadini
Un questionario, rivolto alla popolazione, ha dato alcune indicazioni. Richiesti più collegamenti con le ciclovie.
L'amministrazione comunale di Visco ha portato a termine la redazione del proprio Biciplan, uno strumento di pianificazione territoriale finalizzato a definire le azioni necessarie a promuovere e intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Il piano, affidato all'architetto Emma Taverna, porterà a mappare lo stato di fatto della mobilità ciclabile, definire i suoi assi portanti, individuare punti di forza e potenzialità del territorio, identificando una rete di progetto per la mobilità ciclabile e pedonale che “risponda in modo adeguato ai bisogni di accessibilità del territorio sia dal punto di vista dei percorsi quotidiani casa-scuola e casa-lavoro,sia nei percorsi di più' ampia scala che potranno legare Visco ai comuni limitrofi”, così il vicesindaco, Mauro Ongaro.
“Il processo di costruzione del Biciplan è iniziato con una fase di ascolto per coinvolgere attivamente tutti i cittadini interessati al tema. Per questo motivo è stato predisposto un questionario consegnato a ogni nucleo familiare del paese con lo scopo di indagare sulle problematiche relative alla ciclabilità e avere un riscontro di aspettative e desideri da parte della cittadinanza”, così ancora Ongaro.
Per esempio, alla domanda sulle criticità relative all’utilizzo della bicicletta è emersa una netta prevalenza della “mancanza di collegamenti con altri itinerari ciclabili” (34%) e la necessità, quindi, di dare priorità al potenziamento delle connessioni con i comuni limitrofi (58%) seguito dal collegamento dei vari centri urbani del territorio comunale (15%).
Tornando al Biciplan, la sua redazione ha un costo di 5300 euro, coperta da un contributo della Direzione centrale infrastrutture della Regione. “Parlare di piste ciclabili, nella nostra visione, non è solo parlare di mobilità, ma anche di salute, economia, sociale, sport, educazione: in una parola parte integrante della vita della comunità”, conclude Ongaro.
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