Video con l’ex pentito, Konate: «Ipocrisie e doppi standard». Cisint conferma le querele

Video con l’ex pentito, Konate: «Ipocrisie e doppi standard». Cisint conferma le querele

IL GIORNO DOPO

Video con l’ex pentito, Konate: «Ipocrisie e doppi standard». Cisint conferma le querele

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 11 Apr 2025
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Il candidato di Italia Plurale replica alla capolista della Lega dopo l’articolo de Il Fatto Quotidiano, «utilizza due pesi e due misure» e rilancia su giovani, lavoro, sanità e trasparenza. Il post di Barbacetto.

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Parla di «ipocrisie e doppi standard» il candidato della lista Italia Plurale, Bou Konate che replica alla capolista della Lega Anna Maria Cisint in merito alla vicenda dell’articolo pubblicato ieri sul giornale Il Fatto Quotidiano. «Il rispetto delle regole non può essere a senso unico – sono le parole di Bou Konate - in questi anni, l’ex sindaca di Monfalcone non ha mai perso occasione per attaccarmi sul piano personale e politico. Mi ha accusato di non rispettare le leggi, di rappresentare un Islam “incompatibile con la nostra società” e ha perfino strumentalizzato una mia partecipazione a un’audizione in Consiglio Regionale, dove mi aveva accompagnato una persona condannata per caporalato – senza alcun ruolo – per farne un caso mediatico». «Oggi però è la stessa ex sindaca a finire al centro delle cronache – evidenzia il candidato sindaco - secondo quanto riportato dal Il Fatto Quotidiano, Anna Maria Cisint si è fatta immortalare in una foto con un camorrista pentito. Sì, proprio lei, che si è sempre presentata come difensora inflessibile della legalità».

«Non entro nel merito della storia personale di quest’uomo – continua Konate - ma ritengo doveroso sottolineare la gravità e l’incoerenza di chi da anni utilizza due pesi e due misure: uno per colpire chi ha un “nome straniero”, e uno per giustificare le proprie alleanze quando tornano comode elettoralmente». «La mia storia è trasparente, costruita con dignità e rispetto al servizio delle persone e delle istituzioni, per la legalità, l’uguaglianza delle opportunità e la dignità delle persone - conclude - non ho nulla da nascondere, e continuerò a lavorare con coerenza, responsabilità e serietà per un futuro diverso e migliore per Monfalcone: una città dove si costruisce insieme, e non si distrugge l’altro con menzogne e insinuazioni».

Konate riflette quindi sui tanti problemi che affliggono la città e ai quali non ha mancato di fare riferimento in questa intensa campagna elettorale che sta per concludersi: giovani che «scappano dalla città», «anziani abbandonati e non coinvolti», sicurezza sul lavoro, donne disoccupate e problemi abitativi. Qualche giorno fa – nel delineare «una Monfalcone difficile» - ha pure parlato di mancanza di trasparenza e fiducia nell’amministrazione che «non si sa cosa fa», senza dimenticare la sanità in affanno, i rapporti in salita dell’amministrazione uscente con Fincantieri. Konate ha fatto anche riferimento al piano decennale di sistemazione delle strade elaborato ai tempi dell’assessorato al lavoro che ha ricoperto portando «dal 40% al 90% gli allacciamenti delle fognature a Marina Julia». Rivendicata anche la paternità del parcheggio multipiano di via San Francesco e di via della Resistenza e di quello della stazione ferroviaria.

Nella tarda mattinata di oggi, l’eurodeputata e candidata Cisint ha nuovamente replicato su quanto accaduto tramite una diretta video trasmessa sui suoi canali social. «Non cado e non abbocco nel tranello che in questi giorni mi hanno teso su un quotidiano nazionale – sono le sue parole – purtroppo c’è chi non ha un’altra strada e fa una guerra sporca che fa diventare quasi ridicola l’accusa». Lo ribadisce anche oggi: «Come assessore ai lavori pubblici vado ovunque e parlo con le persone e faccio fotografie. È incredibile che un giornale nazionale neanche chiami per sapere come mai quel lavoro ripartirà». «Ho parlato con persone che sono nello stato di necessità di avere gli ormeggi e per questo mi accusano di cose gravissime» conclude Cisint che comunica di aver pronta la querela per il giornalista autore del servizio, per il direttore di testata e «per tutti coloro che si sono divertiti ad insinuare cose molto gravi».

Intanto in un post social, Barbacetto riferisce: «La ex sindaca di Monfalcone, la leghista Anna Maria Cisint, mi accusa di aver scritto falsità ieri sul Fatto quotidiano e annuncia una querela per diffamazione. Ieri sul Fatto abbiamo pubblicato un articolo e una foto recente in cui compare, durante la campagna elettorale per il voto comunale di domenica prossima, con un ex killer della Camorra ed ex collaboratore di giustizia. Spero che la faccia davvero, la querela: così dovrà dimostrare che ho scritto falsità: quali? E dovrà rispondere, lei, di diffamazione nei miei confronti».

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