La vendemmia dopo caldo e maltempo sul Collio, inizio atteso entro fine agosto

La vendemmia dopo caldo e maltempo sul Collio, inizio atteso entro fine agosto

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La vendemmia dopo caldo e maltempo sul Collio, inizio atteso entro fine agosto

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 11 Ago 2024
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Il mese di agosto per il mondo vitivinicolo è quel momento dell’anno agricolo in cui ci si prepara al meglio per l’imminente vendemmia. La situazione.

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Il mese di agosto per il mondo vitivinicolo, in particolare a Cormons e nel resto del Collio, è quel momento dell’anno agricolo in cui ci si prepara al meglio per l’imminente vendemmia, facendo un bilancio dell’anno passato ed una possibile previsione sul cosa aspettarsi per il futuro. Come sosteneva il compianto enologo Pietro Pittaro, autentica istituzione del mondo enoico friulano scomparso lo scorso 24 marzo, «una vendemmia si giudica solo quando il vino è nella bottiglia». Affermazione sicuramente condivisibile in termini generali, ancor più in una annata particolare come il 2024 che vede una situazione alquanto differenziata nelle zone viticole della regione.

La primavera e l’inizio dell’estate, ricorda il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Fvg Marco Malison, sono state caratterizzate da intense piogge che hanno impegnato oltremodo i vignaioli nella difesa antiperonosporica e, a seconda delle varietà e dell’epoca di fioritura, hanno provocato cascola fiorale (cioè caduta anticipata del fiore ndr) e conseguenti problemi nella fase iniziale dello sviluppo dell’uva (cosidetto allegagione).

In casi come questi i grappoli risultano più spargoli (cioè con pochi acini d’uva per grappolo), con produzione ridotta ma, per contro, meno soggetti ad attacchi di altre malattie in fase di maturazione. Dove invece l’allegagione si è svolta regolarmente, i vigneti presentano un carico di uva più che discreto, specie su alcune varietà produttive come la Glera (Prosecco). Le ultime settimane, caratterizzate da alte temperature, hanno accelerato la maturazione dei grappoli che, in tutta la regione, risulta anticipata di qualche giorno rispetto alla media degli ultimi anni.

Difficile, ad ogni modo, la stima quantitativa delle produzioni. Coldiretti riferisce che i vigneti del medio Friuli e del Pordenonese che nell’estate 2023 sono stati interessati da forti grandinate, manifestando anche quest’anno un calo produttivo. Danni significativi sono segnalati nel Goriziano per i recenti temporali. Sul resto del territorio regionale la vendemmia 2024 sembra rientrare nella normalità. 

Un trend confermato anche da Martin Figelj, presidente regionale Coldiretti e vicepresidente dell’associazione Produttori Ribolla Gialla di Oslavia, che ha sottolineato: «Nonostante le avversità, credo che sia doveroso sottolineare la qualità del lavoro messo in campo dai nostri produttori. Ad oggi è difficile fare delle stime, visto che sicuramente a livello quantitativo la produzione risente delle calamità dell’estate scorsa mentre, sul piano qualitativo, si conferma l’alto livello dei nostri vigneti, sia nello specifico nella zona di Oslavia che in generale in tutta la regione».

«Per quanto riguarda le tempistiche – continua – credo che alcune aziende comincino la vendemmia già l’ultima settimana di agosto. Tutto dipenderà da queste ultime settimane: in alcune zone il caldo favorisce la maturazione dell’uva mentre in altre no. Non ci resta che incrociare le dita e metterci al lavoro».

Anche David Buzzinelli, presidente del Consorzio Collio, ci ha sostanzialmente confermato quanto detto da Figelj: «Entro la fine del mese, specie in zone più calde e con impianti particolarmente giovani, si partirà con la vendemmia. Nonostante le problematiche attraversate dai produttori ritengo che questi ultimi siano stati più che capaci nell’affrontare le avversità in modo vincente, prospettando una qualità del vino molto alta».

«A livello quantitativo – conclude – ritengo che sarà leggermente in calo ma è difficile dirlo. Le rese finali le vedremo solamente quando l’uva raggiungerà la cantina. Ci auguriamo il meglio».

Foto Fabio Ingrosso/Flickr

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