Al via domani le vaccinazioni a tre strutture del Cisi, due centri diurni chiusi per Covid

Al via domani le vaccinazioni a tre strutture del Cisi, due centri diurni chiusi per Covid

La situazione

Al via domani le vaccinazioni a tre strutture del Cisi, due centri diurni chiusi per Covid

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 08 Feb 2021
Copertina per Al via domani le vaccinazioni a tre strutture del Cisi, due centri diurni chiusi per Covid

Il direttore, Saverio Merzliak, racconta come si procederà nei prossimi giorni. Tre le strutture residenziali coinvolte, 38 gli utenti da vaccinare. Si lavora già per i centri diurni.

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Inizieranno domani nelle tre strutture residenziali del Cisi, il Consorzio Isontino Servizi Integrati, le vaccinazioni per i 44 ospiti. Sei coloro che sono risultati positivi ad ottobre per cui domani sono 38 gli utenti cui sarà inoculata la prima dose del vaccino.

Si tratta di chi è ospitato nelle strutture residenziali di Gorizia, Begliano e Villesse, mentre il personale si sta già vaccinando prenotandosi individualmente con Asugi. Nel frattempo, il distretto sta valutando le schede anamnestiche degli ospiti dei centri diurni per le prossime.

A fornire i dati il direttore, Saverio Merzliak, che ricorda come le misure adottate all’interno del centro abbiano tenuto fino ad oggi. “Durante la prima ondata solo tre i positivi, esterni alla struttura, mentre nella seconda ondata abbiamo avuto trenta positività accertate, tutte in ogni caso bloccate”, spiega il direttore. Due i casi ancora positivi, rilevati da poco, esterni ai centri: “per sicurezza i due centri hanno visto sospesa la propria attività. Il nostro ringraziamento va anche al settore operativo del dipartimento”.

“Ancora meglio è riuscita la manovra nei centri diurni dove nessuno si è contagiato all’interno ma personale e utenti si sono trovati positivi con la seconda ondata dall’esterno”, precisa Merzliak. “In ogni caso vengono effettuati gli screening a cadenza fissa. La protezione dentro ai centri e alle strutture possiamo considerarla buona. Ci siamo dotati anche di tamponi rapidi così nei casi promiscui proviamo subito per escludere eventuali positività, affidandoci comunque anche ai tamponi molecolari subito dopo”.

Da ottobre ad oggi il consorzio ha adottato un provvedimento ogni dieci giorni per evitare la diffusione del contagio, in tutto 33 atti, 14 delibere del Cda e 19 Determinazioni dirigenziali del direttore generale. Tra i vari, da segnalare, un unico ricovero ospedaliero tra tutti i positivi e nessun decesso.

“Complessivamente le dinamiche amministrative e organizzative per il contrasto allo sviluppo dell’epidemia COVID-19 nei servizi del Cisi mostrano esiti soddisfacenti sia nel confronto con altre realtà analoghe regionali, dove purtroppo il tasso di contagio nei servizi è risultato ben più alto per effetto di focolai all’interno, sia per la riuscita della missione che il Consorzio si è dato con chiarezza a settembre, consistente nel mantenere al primo posto la continuità dei servizi per le persone disabili, adottando misure e prassi di contrasto al virus tali da autorizzare l’uso dell’espressione In Sicurezza”, prosegue Merzliak.

“Va tenuto conto il fatto che l’utenza dei servizi e delle strutture del Cisi è un’utenza fragile, connotata da problematiche diverse di deficit cognitivo (che rendono arduo il ricorso alla consapevolezza dei rischi), a cui quasi sempre si associano co-morbilità per patologie anche importanti. Inoltre, si pensi che per ogni evento o segnalazione, la nostra referente si è confrontata con il Dipartimento di Prevenzione per condividerne le decisioni ed anche una prima operatività in ordine alla somministrazione dei test, cui abbiamo concorso con personale “proprio” a guadagno della tempestività. Assunta la decisione del caso – conclude Merzliak - ci si è ovviamente fatti carico delle necessarie comunicazioni con operatori e familiari, mantenendo per tutto il periodo le opportune relazioni”. 

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