Usavano Mercedes e Jeep per colpire in Slovenia da Grado, in manette quattro persone

Complessa operazione a cavallo del confine per smascherare la banda italiana di rapinatori. Ora sono in carcere oltreconfine.

Fecero irruzione nella filiale della banca NKBM di Castel Dobra, nel comune di Brda, armati di taglierino e minacciarono in italiano le due impiegate. Due uomini a volto coperto misero a segno un colpo da 35mila euro, dileguandosi. Il fatto risale al 31 agosto e da allora sono partite le idagini, con la direzione della polizia di Nova Gorica che ha notato, nelle immagini dei filmati, che autori e complici utilizzarono due autovetture con targa italiana, segnalando subito la cosa alla Questura di Gorizia e al Commissariato di Cividale del Friuli.

Nella mattinata del 2 settembre, il personale della Squadra mobile di Gorizia trovò in località Plessiva di Cormons la Fiat 500 usata nella rapina, rubata da ignoti il 25 agosto a Cervignano. Individuarono anche una seconda vettura con la targa camuffata, una Fiat Panda noleggiata presso l'aeroporto di Venezia da un soggetto di Catania con precedenti per rapine in banca commesse con analoghe modalità, corrispondente ad uno degli autori della rapina di Dobrovo. Inoltre, gli investigatori goriziani risalirono ad un ulteriore veicolo utilizzato dai rapinatori e dai loro complici, una Mercedes Benz GLA.

Quest'ultima i quattro componenti della banda erano partiti da Catania qualche giorno prima. Attraverso un certosino lavoro di analisi delle immagini e dei rilevatori targa disseminati sul territorio, gli operatori sono risaliti poi alla base operativa a Grado, ove gli stessi avevano soggiornato in un appartamento preso in affitto con contatti via internet. L'esame approfondito delle immagini, dei lettori targa, dei numerosi tabulati telefonici hanno consentito dapprima l'individuazione certa del secondo autore della rapina, anch’egli catanese pluripregiudicato per rapina, ed infine l’intera composizione del gruppo criminale.

Nel pomeriggio del primo ottobre, ecco una seconda rapina ai danni della filiale della Deželna banka di Dutovlje, sul Carso sloveno. Stesso modus operandi, questa volta però usando una pistola. Prima, era stata rubata una Fiat Uno bianco a Santa Croce di Trieste, successivamente abbandonata nei pressi del cimitero del paesino d'oltreconfine. Gli inquirenti sloveni, avvalendosi della collaborazione della Squadra mobile giuliana, sono riusciti ad individuare una Jeep Renegade d'appoggio, anch’essa presa a noleggio e proveniente da Catania, rilevata successivamente in transito dai lettori targa di Grado.

Gli agenti della Mobile di Gorizia sono così risaluti poi ad un ulteriore alloggio preso in affitto a Udine, ove presumibilmente avrebbero inteso rifugiarsi dopo le rapine. Il 5 ottobre, gli inquirenti della polizia criminale di Nova Gorica hanno arrestato due persone che, a bordo proprio della Renegade, stavano compiendo dei sopralluoghi davanti alle filiali di banca a Tolmino e Canale d'Isonzo, conducendole poi al carcere di Nova Gorica, ove sono tuttora detenute in attesa di processo. Ulteriori indagini hanno condotto ad individuare con certezza un terzo soggetto di Catania.

Anche questo presenta precedenti specifici ed è implicato nella rapina di Dutovlje. Grazie alla preziosa collaborazione della Squadra mobile di Catania, inoltre, sono state esequite le perquisizioni personali e locali presso le abitazioni di tutti i soggetti identificati. Nella mattinata odierna, la polizia criminale di Nova Gorica sta diffondendo agli Organi d’informazione la notizia riguardante gli episodi delittuosi sopra descritti e la validissima collaborazione di più Uffici investigativi che ha portato a buon esito la complessa indagine.

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