Santa Chiara apre le porte, 150 aspiranti matricole di UniUd a Gorizia

Santa Chiara apre le porte, 150 aspiranti matricole di UniUd a Gorizia

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Santa Chiara apre le porte, 150 aspiranti matricole di UniUd a Gorizia

Di Lisa Duso • Pubblicato il 04 Mag 2023
Copertina per Santa Chiara apre le porte, 150 aspiranti matricole di UniUd a Gorizia

Presentati questa mattina i corsi della sede cittadina a 150 ragazzi, l'ateneo è al quarto posto in Italia per occupazione post-laurea.

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L’Università di Udine apre le porte della sede di Gorizia ai giovani futuri studenti che pensano di intraprendere un percorso formativo al suo interno. Uno studio che vuole unire la cultura con il territorio - come sottolineato più volte dal magnifico rettore Roberto Pinton nella presentazione dei corsi - perché non si tratta solamente di anni in cui si leggono lunghi saggi e si studia per gli esami, ma un percorso formativo che crea persone adulte, che acquisiscono “consapevolezza come studenti e come cittadini preparati” e intraprendono una “crescita tanto culturale e personale”. Studenti che non devono essere visti “come numeri di matricola ma come persone da accompagnare nel loro percorso di crescita”.

Lo stesso vertice dell'ateneo ha sottolineato anche che “non è questione del numero di studenti ma della qualità del servizio che si riesce a dare”. Un’università che, ha voluto ricordare sempre Pinton, nasce grazie ad una spinta popolare di chi, dopo il terremoto, ha chiesto a gran voce un nuovo luogo della cultura. L’Università degli Studi di Udine offre anche sicure prospettive riguardo al futuro: l'ateneo è difatti al quarto posto in Italia per occupazione post-laurea. A confermare i dati è un report di Almalaurea del 2020, che riporta il 95% per quanto riguarda le lauree magistrali, rispetto ad una media nazionale dell’89%, e il 79,2% per i laureati triennali, contro una media nazionale del 74.5%.

Anni durante i quali è anche possibile scoprire la stessa città di Gorizia, soprattutto per chi verrà e potrà vivere gli anni della Capitale europea 2025 anche se, ha aggiunto il rettore, “Capitale della cultura già lo è”. Sono stati allestiti, nel cortile interno della sede di Santa Chiara, diversi stand – uno per dipartimento – ai quali era possibile chiedere informazioni ai tutor, ossia studenti che si mettono a disposizione per rispondere ad ogni quesito dei più giovani interessati. Inoltre erano disponibili dépliant sui programmi con informazioni più specifiche, e la possibilità offerta di partecipare, sempre in mattinata, ad attività laboratoriali per permettere ai ragazzi di toccare con mano quello che possono essere attività offerte dall’ateneo ed essere così facilitati nella presa di una decisione.

Difatti, oltre ai banchetti, sono state organizzate delle presentazioni ad hoc riguardo i corsi presenti a Gorizia: le triennali di Relazioni pubbliche e Dams, nonché la magistrale in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni. Un’offerta formativa che guarda molto anche all’estero, come molte tappe europee ed extraeuropee, ma che vuole valorizzare, nel caso specifico di Gorizia, “un territorio che ha un grande valore ed è una porta di dialogo aperta”. A presenziare infatti il sindaco Rodolfo Ziberna, il Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, la Fondazione Cassa di risparmio e l’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis).

Presenze a dimostrazione del fondamentale radicamento e il legame dell’ateno con il territorio. Dal primo cittadino l‘augurio agli studenti a "farsi 'contaminare' dalla vivacità culturale di Gorizia e sappiano godere delle sue peculiarità per allargare i loro orizzonti”, in quello che è “un ambiente vivace”. Gorizia - continua - è oltretutto “una delle città più verdi d’Italia” e una realtà estremamente vivibile per gli studenti che scelgono di intraprendere qui il loro percorso. In tutto, sono stati 150 circa gli studenti delle scuole superiori iscritti alla mattinata, giunti in riva all'Isonzo non solo da tutto il Friuli Venezia Giulia ma anche dal vicino Veneto.

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