L'ultimo addio a don Giordani nella sua Pieris, le preghiere tra la comunità

L'ultimo addio a don Giordani nella sua Pieris, le preghiere tra la comunità

IL LUTTO

L'ultimo addio a don Giordani nella sua Pieris, le preghiere tra la comunità

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 15 Mag 2024
Copertina per L'ultimo addio a don Giordani nella sua Pieris, le preghiere tra la comunità

Classe 1943, è stato teologo e insegnante. Dopo la veglia funebre di oggi, le esequie saranno celebrate domani in Cattedrale a Gorizia.

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Stamane alle 10, la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di Pieris ha accolto il feretro di don Giorgio Giordani scomparso venerdì scorso, all’età di 81 anni dopo una breve malattia. Per tutto il giorno parenti, fedeli e amici lo ricorderanno con una veglia di preghiera. Alle ore 19, verrà recitato il santo rosario. Al suo arrivo, il parroco don Francesco Fragiacomo ha impartito la benedizione. Al momento, erano presenti il sindaco Claudio Fratta e un centinaio di persone che si sono strette ad Alberto, fratello di don Giorgio, con sua cognata Aurora e la nipote Sara.

Nato a Pieris il 22 aprile 1943, era stato ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Gorizia, monsignor Pietro Cocolin, il primo settembre 1968 nella Basilica di Aquileia. Dopo gli studi teologici a Roma aveva ricoperto vari incarichi in diocesi a partire dal primo servizio che lo vide vicario corale in Cattedrale per essere poi incaricato a più riprese per la spiritualità e l’aggiornamento del clero e del laicato - ed in questo ambito ha curato a lungo i Corsi di teologia per i laici - preside del liceo “Paolino di Aquileia” a Gorizia sino agli ultimi servizi svolti come vicario episcopale per la vita consacrata e vicario parrocchiale dell’Unità pastorale dei Santi Martiri Canziani.

Docente di Sacra Scrittura al Seminario di Udine e allo Studio teologico interdiocesano di Gorizia, Udine e Trieste, don Giordani ha insegnato a lungo anche nelle scuole statali ed in particolare al liceo classico “Dante Alighieri” di Gorizia dove è stato anche vicepreside, tenendo contemporaneamente corsi biblici in tutta Italia e in Europa. Uomo di profonda cultura ed umanità, in tanti lo ricordano come un “asso del Verbo Incarnato” ma anche un sacerdote di concreto realismo nella lettura della realtà della società e della Chiesa.

Ha vissuto una vita segnata dall’incontro e dallo studio della Parola di Dio divenendo un riferimento per intere generazioni di sacerdoti e laici che lo hanno avuto come insegnante, ma anche compagno di strada nel cammino della Fede. Al termine della recita della preghiera mariana di stasera, la salma resterà nella chiesa parrocchiale e domani, giovedì 16 maggio, verrà traslata per le esequie che saranno celebrate dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli nella Chiesa Metropolitana di Gorizia (Cattedrale).

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