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L'ultimo atto del Cisi a Gorizia, lo scioglimento del Consorzio arriva in Aula
Mercoledì il voto in consiglio comunale: la parte assistenziale verrà ora gestita dall'Asugi, quella sociale spetterà all’ambito di riferimento.
Sarà un semplice cambiamento burocratico quello che, nei prossimi mesi, riguarderà la gestione della disabilità nell'ex provincia di Gorizia. Mercoledì 10 luglio anche in città si terrà il voto in Consiglio comunale per la presa d’atto del percorso di scioglimento del Cisi, il Consorzio isontino servizi integrati che dalla metà degli anni Novanta accoglie persone con handicap fisico o psichico di varia gravità nelle sue strutture diurne e residenziali. La seduta è attesa nella seduta di mercoledì 10 luglio, convocata per le 16.
Si tratta di un adeguamento alla normativa nazionale: già nel 2017, infatti, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni aveva firmato il provvedimento in base al quale su tutto il suolo nazionale devono valere gli stessi Lea, i Livelli essenziali di assistenza pubblica. La legge regionale 16 del dicembre 2022, con il precedente mandato Fedriga, aveva già approvato la nuova normativa anche per il Friuli Venezia Giulia. «I comuni dell'ex provincia di Gorizia devono votare lo scioglimento del Cisi. Alcuni lo hanno già fatto mentre noi lo faremo mercoledì 10 luglio: il limite massimo è comunque settembre» spiega l’assessore al welfare Silvana Romano.
Non ci saranno mutamenti per l’utenza, ma solo a livello burocratico. La parte assistenziale verrà gestita dall'Asugi (cui sono già andati i fondi regionali stanziati per quest’anno per la disabilità) mentre la parte sociale spetterà all’ambito di riferimento. «La disabilità nella nostra regione - prosegue l'esponente della giunta - era fino a oggi gestita in modo diverso: nel Basso Friuli esistono i Campp, in provincia di Gorizia il Cisi, a Trieste il Comune condivide i compiti con le varie associazioni mentre nell’Alto Friuli e a Pordenone era già competenza dell’azienda sanitaria. Si tratta adesso di adeguarci alla normativa nazionale che prevede di uniformare i Lea».
Certo dovremo attenzionare varie situazioni, per esempio alcune delle strutture che ospitano i disabili sono proprietà dei Comuni, altre dei Consorzi e queste potrebbero probabilmente passare sotto la Regione» spiega ancora Romano. Oltre alla sede centrale di Gradisca d'Isonzo, il Cisi dispone di 11 sedi periferiche in tutta la provincia di Gorizia. Si pone la finalità di assistere, tutelare, promuovere e integrare le persone disabili, ponendo particolare attenzione alla complessiva qualità della loro vita. Le modalità di intervento prevedono il mantenimento della persona nel proprio ambiente familiare e sociale e il superamento di ogni stato di emarginazione.
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