L'ultimo addio ad Anisa, centinaia di palloncini volano nel cielo di Ronchi

Ronchi dice addio ad Anisa, centinaia di palloncini bianchi volano in cielo

il saluto

Ronchi dice addio ad Anisa, centinaia di palloncini bianchi volano in cielo

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 31 Dic 2022
Copertina per Ronchi dice addio ad Anisa, centinaia di palloncini bianchi volano in cielo

In tanti per dare l'ultimo saluto alle giovane: i volti di amici, compagni di scuola e familiari segnati dal pianto.

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Tanti volti segnati dalle lacrime e dalle pupille stanche. Quasi tutti giovani, come quello di Anisa Mahmic, la 18enne di Ronchi scomparsa poco prima di Natale dopo un malore in casa. Questo pomeriggio, la comunità si è stretta attorno alla sua famiglia in una cerimonia presso il cimitero comunale svoltasi con il rito musulmano. La ragazza era originaria della Bosnia Erzegovina e frequentava a Gorizia i corsi dello Ial, con tanti suoi compagni di classe, scuola e amici giunti lì per l’ultimo saluto.

Stretti nelle mani, molti avevano un palloncino bianco, simbolo della giovinezza che nulla ha potuto contro l’infamia del destino. Tutti sono stati poi liberati in cielo. Il pensiero che emerge da ogni sospiro, da ogni singhiozzo rotto, è quello che non è possibile morire così, in quel mondo, a quell’età. Una notizia che ha sconvolto tutti i suoi cari e conoscenti, come ha testimoniato la grande partecipazione al momento di raccoglimento, iniziato dalla cappella dell’ospedale San Polo di Monfalcone da cui il feretro è partito, raggiungendo quindi il luogo di sepoltura.

A celebrare la funzione è stato l’imam di Nova Gorica, Hamza-ef. Muratspahić, che ha ringraziato tutti i presenti per aver voluto ricordare ancora Anisa: “Una pagina del Corano dice che tutti vedremo la morte e andremo in cielo. Siamo qui tutti insieme per salutare la vostra amica e sorella, Allah ha deciso così. Dobbiamo prepararci tutti ad andare verso la vita dove si sta meglio, in cielo”. Parole scandite dal freddo silenzio attorno alla folla, che ha seguito il percorso della bara dall’ingresso fino al loculo scelto nel cimitero.

Gli sguardi vitrei dei ragazzi l’hanno accompagnata per tutto il tempo, anche con un fiore in mano. Forte il dolore di sapere che, terminate le festività natalizie, quel banco in classe rimarrà vuoto o che non la si vedrà più in giro, non risponderà più ad alcun messaggio. Com’è potuto succedere è l’altra domanda che risuona sorda nella testa, alla quale la Procura della Repubblica di Gorizia lavora per trovare una risposta, avendo avviato le indagini per omicidio colposo contro ignoti. La sua cartella clinica è da giorni in mano agli inquirenti.

"E ricordati, io ci sarò. Ci sarò nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio”. Sono state le parole del giornalista Tiziano Terzani a essere scelte per il placcato dell'annuncio funebre, esprimendo il dolore della famiglia di Anisa. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Ronchi, Mauro Benvenuto, seppur senza fascia tricolore. L’amministrazione comunale ha contribuito a coprire i costi della sepoltura.

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