Gli ultimi giorni di Van Gogh, il grande genio sul palco di Gorizia

Gli ultimi giorni di Van Gogh, il grande genio sul palco di Gorizia

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Gli ultimi giorni di Van Gogh, il grande genio sul palco di Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 17 Apr 2023
Copertina per Gli ultimi giorni di Van Gogh, il grande genio sul palco di Gorizia

Doppio spettacolo, uno dedicato venerdì mattina per le scuole. La storia con le animazioni video di Alessandro Trettenero.

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Un viaggio letteralmente immersi nelle opere di Van Gogh, con l’accompagnamento musicale di Franco Battiato: è quello che si potrà fare giovedì 20 aprile alle 20.45 al Teatro Verdi di Gorizia con lo spettacolo Gli ultimi giorni di Van Gogh, di e con Marco Goldin. Venerdì 21 aprile, alle 10, la rappresentazione sarà riproposta per i ragazzi delle scuole, grazie al contributo della Fondazione Carigo. Con questo spettacolo, che si avvale delle animazioni video di Alessandro Trettenero, lo studioso trevigiano è sul palcoscenico per raccontare, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane della vita dell'artista.

Tutta la scenografia punta sull’effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, con i loro particolari, e poi su fotografie d’epoca. Inoltre è caratterizzata da una nutrita e suggestiva parte filmica, appositamente girata nei luoghi di Van Gogh in Provenza, tra Arles e la pianura della Crau, le amate Alpilles e l’istituto di cura per le malattie mentali di Saint-Rémy nel quale scelse di stare per un anno, ma anche nel natio Bramante. Si tratta di un vero e proprio spettacolo nello spettacolo, da assaporare restando seduti a teatro, “immersi” dalle immagini con proiezioni laser di altissima definizione.

Nell’omonimo volume alla base della rappresentazione teatrale, da lui stesso scritto, Goldin si immagina che l’artista avrebbe potuto tenere un diario proprio in quelle settimane finali, così lo fa parlare con la sua voce, ovviamente mai staccandosi dai fatti realmente accaduti. Quel diario (“un quaderno un po’ lacero, di pelle verde scura, con dei ricami dorati e il dorso nero”) è ritrovato casualmente da Arthur Gustave Ravoux, il titolare della locanda nella quale Vincent vive tra la fine di maggio e la fine di luglio del 1890. Da questo espediente narrativo parte anche l’azione teatrale, nel parlare quasi tra sé e sé che Goldin fa come fosse colui che accompagna Van Gogh, e dunque osservandolo lo racconta.

All’atmosfera spirituale e poetica, eppure densa della carne e dei sogni della vita del pittore, contribuiscono le splendide musiche di Franco Battiato, eccezionalmente concesse. Sono brani tratti per metà dal suo Gilgamesh, uscito giusto trent’anni fa, poi dal Telesio e da quell’album così particolare e nuovo che fu il Joe Patti’s experimental group. Battiato amava Van Gogh e davanti alle sue opere si trovava a parlarne proprio con Marco Goldin.

La biglietteria, in via Garibaldi 2/a (tel. 0481 383601), è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. Nelle giornate di svolgimento degli spettacoli i biglietti per l’evento della serata saranno acquistabili in biglietteria dalle 20 fino a inizio rappresentazione. Online i biglietti sono disponibili su Vivaticket.

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