Il commento
«Niente accordo sull'indennità di pronto soccorso», Uil Fpl e Nursind contro la mancata firma
Tali accordi prevedevano una quota di 296.150 euro da ripartire ai 451 dipendenti beneficiari. Non c'è stata intesa con le altre sigle.
«Oggi 9 ottobre 2024, con nostro grande disappunto, non è stato siglato in Asugi l’accordo sull’indennità di pronto soccorso che avrebbe definito i criteri di erogazione del fondo aziendale pari a 435.977 euro netti per l’anno 2022, risorse già assegnate in tutto il resto della Regione».
Esordisce così il nuovo comunicato di Uil Fpl e Nursind Friuli Venezia Giulia, firmato dai segretari regionali Stefano Bressan e Luca Petruz. Dopo essersi battuti con successo per stabilizzare i posti di lavoro precari in Asugi, i due sindacati proseguono ora la mobilitazione per la storicizzazione delle risorse mancanti all’azienda sanitaria e per la loro adeguata distribuzione. A finire ora al centro dell’attenzione sono le trattative sull’assegnazione ad Asugi dei fondi per l’indennità di pronto soccorso, ovvero un incentivo al personale ivi operante previsto dal nuovo contratto nazionale del lavoro.
Tali accordi prevedevano una quota di 296.150 euro da ripartire ai 451 dipendenti beneficiari, con importi differenziati a seconda dei profili professionali, ed una quota residua da distribuire sulla base del carico di lavoro, calcolato in termini di accesso ai pronti soccorsi delle strutture giuliane e isontine. Tali criteri sono già stati adottati per la distribuzione dei fondi per l'indennità alle aziende sanitarie del Friuli centrale (Asufc) e del Friuli occidentale (Asfo), nonché approvati come linee guida regionali. Durante l’incontro in data odierna fra il direttore generale dell’azienda e le organizzazioni sindacali interessate, sono però sorte opposizioni che hanno impedito il raggiungimento della medesima intesa per Asugi.
«La firma non è stata possibile in quanto Cgil, Cisl e Fials hanno chiesto una variazione rispetto agli accordi già firmati dalle stesse sigle in Asufc e Asfo. Incredibilmente le altre organizzazioni vogliono togliere quasi 40mila euro dai residui per incrementare i fondi di realtà non interessate dagli accessi – così nel comunicato i due segretari Stefano Bressan e Luca Petruz - questo è vergognoso perché significa andare completamente contro la ratio dell’accordo, ovvero valorizzare il personale del pronto soccorso incentivandolo in base ai carichi di lavoro».
«Le organizzazioni sopra citate, in particolare Fials, hanno imposto differenti condizioni rispetto a quelle già stipulate per le altre aziende sanitarie della regione, dicendo che avrebbero firmato solo a tali condizioni - l’aggiunta di Bressan sulla questione - faremo presto delle assemblee con il personale di tutto il pronto soccorso per spiegare sia le nostre posizioni sulla questione che quelle degli altri».
Oltre alla questione sugli incentivi per il personale dei pronti soccorso, Uil Fpl e Nursind FVG hanno rinviato nella stessa sede la loro disponibilità a firmare un accordo ponte su pagamenti di maggiorazioni relativo ai 2,8 milioni di euro tagliati a inizio anno dalle risorse Asugi, che le due sigle si stanno impegnando a riottenere e a garantire anche per gli anni a venire. «Si sarebbe trattato di un accordo da firmare senza che vi siano ancora i soldi necessari per effettuare tali pagamenti – spiega il segretario di Uil Fpl FVG - noi per onestà intellettuale e per non farci prendere in giro da nessuno, firmiamo e sigliamo tale accordo solo quando vi sarà la garanzia sull’effettivo arrivo dei fondi».
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