CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Tutto pronto per la grande sfilata inaugurale di Go! 2025: «Una storia senza confini»

Parteciperanno 2mila persone tra cui 500 bambini. L’evento di apertura durerà 14 ore e coinvolgerà cinque sedi principali di cui due in Slovenia, due in Italia e una in comune, Europea.
«Mostreremo al mondo una storia senza confini». Mija Lorbek, direttrice dell’ente pubblico sloveno Go! 2025, ha esordito così nella conferenza stampa di presentazione organizzata questo pomeriggio a Nova Gorica. Media Center gremito di giornalisti da Italia, Slovenia, Austria, Germania, Francia, Inghilterra e non solo.
Tanti volti e tanti modi di vedere Europa, futuro, e la stessa Capitale Europea della Cultura. «Concepita e diretta da Neda Rusjan Bric, questa giornata sarà un racconto di fiducia: la storia di come Nova Gorica, città slovena di confine, abbia reso la mano oltre la frontiera a Gorizia, in Italia, dando vita alla prima capitale europea della cultura transfontaliera», così Lorbek.
Volendo dare qualche dato, domani oltre 2mila persone da entrambi i lati del confine prenderanno parte all’evento tra cui 500 bambini. L’evento di apertura durerà 14 ore e coinvolgerà cinque sedi principali di cui due in Slovenia, due in Italia e una in comune, Europea. Focus sulla «nuova area culturale aperta attorno a Piazza Transalpina, particolarmente apprezzata dal Consiglio scientifico della Capitale Europea della Cultura». Lorbek ha anche sottolineato come la Capitale abbia ricevuto il prestigioso riconoscimento Melina Mercouri.
«Questa Capitale, vedendoci uniti in Trg Evrope/Piazza Transalpina, è il coronamento del sogno di tante generazioni che ci hanno creduto e sperato», ha ribadito il primo cittadino di Nova Gorica, Samo Turel. «Nel 2004, le due Gorizie hanno dato vita a Piazza Transalpina, uno spazio simbolico che unisce entrambi i Paesi. In quella stessa piazza, abbiamo celebrato lingresso della Slovenia nell Unione Europea e, poco dopo, l'abolizione dei controlli alle frontiere con lentrata nellarea Schengen. Oggi, con orgoglio, possiamo dire di aver conquistato insieme i titolo di Capitale europea della cultura», così ancora Turel che ha concluso: «In momenti difficili come questo sarà il momento per mostrare che la collaborazione e la fratellanza funzionano».
Della stessa idea il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che non ha trattenuto l’entusiasmo: «Un confine che un tempo divideva e che a lungo è stato teatro di guerre e di tragici eventi oggi è simbolo di amicizia, di pace, di cooperazione internazionale e di collaborazione. La Capitale farà vedere che due città che geopoliticamente sono ai margini dei rispettivi Paesi possono diventare il centro per eventi di grande respiro comunitario e punti di arrivo turistici. Per la prima volta le due città crescono insieme, tanto che sono stati condivisi i due piani regolatori tra le rispettive amministrazioni per far capire i punti di interesse e di sviluppo reciproci».
È stata Neda Bric Rusjan, regista della cerimonia di apertura, a sottolineare come «le nostre due città non sono abituate a un simile afflusso di persone come in queste settimane e nei prossimi mesi, turisti che festeggeranno assieme a noi». È stata Bric Rusjan ad annunciare che, oltre ai presidenti Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar, all’evento inaugurale delle 16 in Piazza Transalpina ci saranno i rispettivi ministri della cultura e uno dei 14 vicepresidenti del Parlamento Europeo.
Foto Sergio Marini
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