LA MOSTRA
Tullio Crali, una vita per il Futurismo guarda a GO!2025
La rassegna presenterà oltre 200 opere tra dipinti, sculture, disegni, progetti di architettura, scenografie, cartelloni pubblicitari, sassintesi e altre creazioni.
«Tullio Crali giunto con la famiglia a Gorizia nel 1922, visse nel capoluogo isontino fino alla seconda metà degli anni Quaranta dello scorso secolo – così Marino De Grassi, curatore della mostra dedicata al grande artista - pertanto si può definire la sua formazione interamente goriziana». Con questo spirito stamattina è stata annunciata la mostra “Tullio Crali. Una vita per il Futurismo” che avrà luogo dal 12 aprile al 29 settembre 2024 nel Museo Santa Chiara.
La rassegna presenterà oltre 200 opere tra dipinti, sculture, disegni, progetti di architettura, scenografie, cartelloni pubblicitari, sassintesi e altre creazioni di Crali, artista poliedrico che aderì giovanissimo al movimento futurista. Verranno presentati non solo dipinti di Crali ma anche di altri autori come Čargo, Carmelich, Černigoj, Claris, Cossar, Demanins, Dolfi, Farfa, Fattorello, Mix, Pilon, Pocarini, Sanzin, Spazzapan, Stepancic, Vucetich e Wulz con l’obiettivo di andare a mostrare come italiani e sloveni hanno già lavorato insieme e continueranno a farlo come si può vedere dalle tante opportunità proposte per GO!2025. La mostra delle mostre come ha ben voluto definirla questa mattina il sindaco Ziberna, che ha inoltre ricordato che l’inaugurazione della mostra sarà 11 aprile alle ore 18. Inoltre, non vi è mai stata una vera e ricca rassegna antologica della produzione dell’artista... GO!2025 vuole essere pertanto l’inizio.
Per questo motivo oltre alla presenza di 200 opere tra cui una sezione Crali sportivo, con opere che parteciparono alla mostra d’arte sportiva delle Olimpiadi di Berlino del 1936, ci sarà inoltre una sezione titolata “Avanguardia e Futurismo giuliano prima di Crali. Citazioni visive, 1919-1929" con opere artistiche e letterarie di autori nell’avanguardia e nel Futurismo in terra giuliana. Non potrà mancare la presenza di quadri nel campo dell’aeropittura, di cui Crali divenne uno dei maggiori esponenti italiani a partire dal 1938 o «il maggiore» come dichiarò alla radio Filippo Tommaso Marinetti in occasione della XXII Biennale d’Arte di Venezia.
«Siamo fedeli alle nostre tradizioni – così Fabrizio Oreti, assessore alla cultura del comune di Gorizia – e proiettati verso il futuro.» Sarà particolarmente curata la parte didascalica e verranno pubblicati un catalogo in lingua italiana e uno in lingua slovena. «Ringrazio gli eredi che ci hanno aiutato - ha sottolineato il sindaco, Rodolfo Ziberna insieme a Marino De Grassi, in occasione della presentazione della rassegna, affiancati dall’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti –collezionisti e le pubbliche istituzioni».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.