Truffe al telefono agli anziani di Gorizia, come non cadere in trappola

Truffe al telefono agli anziani di Gorizia, come non cadere in trappola

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Truffe al telefono agli anziani di Gorizia, come non cadere in trappola

Di Redazione • Pubblicato il 24 Set 2022
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La guida della polizia contro le truffe, semplici indicazioni per non cadere nelle truffe.

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Sono stati diversi negli ultimi giorni gli interventi delle volanti della Polizia di Stato a Gorizia, intervenute per alcuni tentativi di raggiri telefonici ricevuti da persone anziane. Le tentate truffe, che hanno coinvolto alcune anziane signore residenti in provincia, per fortuna non si sono concretizzate grazie alla lucidità delle vittime.

Il modus operandi dei truffatori è ormai noto: si anticipa una telefonata all’utenza domiciliare della vittima e le si racconta, con dovizia di particolari in grado di provocare forti emozioni, l’incidente occorso a un proprio caro, ovvero una disavventura legale con gravi conseguenze personali ed economiche.

Al racconto segue la richiesta di denaro, a volte direttamente anche quella di preziosi in aggiunta ai soldi, necessari per estinguere positivamente la vicenda. Il tutto si conclude con la visita a domicilio di un sedicente incaricato che ritira i valori. La Questura di Gorizia, invitando alla massima attenzione, vuole suggerire, in particolare agli anziani che vivono da soli, alcuni semplici consigli che il più delle volte sono sufficienti ad impedire ai malintenzionati di mettere a segno i loro scopi delittuosi.

Prima di tutto, si consiglia di interrompere la comunicazione se si riceve una telefonata in cui vengono richieste somme di denaro per un parente arrestato o per delle cure mediche. Quindi non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Le autorità invitano a diffidare dagli sconosciuti anche se vestono qualche tipo di uniforme o se dichiarano di essere tecnici inviati da qualche azienda di servizi per delle manutenzioni.

Il suggerimento è di verificare con una telefonata da chi e per quale motivo sono stati incaricati. Allo stesso modo, dubitare di presunti ispettori bancari, delle poste o dell'Inps che chiedono di verificare la regolarità del libretto di deposito o l'autenticità delle banconote. Da tempo le associazioni benefiche non fanno raccolta di soldi porta a porta. Si consiglia di fare un versamento attraverso la banca o la posta. In ogni caso non dare soldi in contanti a sconosciuti.

Il consiglio è anche quello di evitare di tenere in casa grosse somme di denaro ed oggetti di grande valore. Se l'uso di questi oggetti non è frequente è possibile custodirli in una cassetta di sicurezza dove prelevarli all'occasione. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre o attirare da “un affare imperdibile”.

Infine, ricordarsi che in banca o nell'ufficio postale nessun cassiere della banca o dell’ufficio postale insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha appena consegnato.

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