Monfalcone, truffano un anziano e gli portano via soldi e oro: arrestati a Venezia

Monfalcone, truffano un anziano e gli portano via soldi e oro: arrestati a Venezia

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Monfalcone, truffano un anziano e gli portano via soldi e oro: arrestati a Venezia

Di I.B. • Pubblicato il 29 Nov 2023
Copertina per Monfalcone, truffano un anziano e gli portano via soldi e oro: arrestati a Venezia

Due giovani di origini campane, con il metodo del 'finto avvocato', hanno raggirato varie persone. Inseguiti in autostrada fino in Veneto.

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Due giovani di origini campane sono stati arrestati la sera del 22 novembre dai Carabinieri della Compagnia di Monfalcone poiché ritenuti responsabili di alcune truffe in danno di anziani effettuate con la tecnica del “finto avvocato”.

I Carabinieri, già nella giornata di lunedì 20 novembre, dopo avere ricevuto al numero di emergenza 112 due segnalazioni relative ad altrettante truffe consumate a danno di persone anziane, hanno avviato immediati accertamenti al fine di individuarne gli autori, in particolare analizzando i transiti delle auto in corrispondenza dei luoghi ove si erano verificati i reati.

Il lavoro posto in essere dagli investigatori, che hanno passato al setaccio gli impianti di videosorveglianza comunale, ha permesso di individuare un veicolo sospetto verosimilmente utilizzato dai truffatori per spostarsi e mettere a segno le truffe.

Quando erano da poco passate le 14 del 22 novembre, un 86enne residente a Monfalcone è stato contattato sul telefono di casa da un finto avvocato che gli ha riferito che il figlio aveva avuto gravi problemi con la giustizia e che, per risolverli, aveva urgente bisogno di denaro.

Poco dopo, si è presentato presso l’abitazione della vittima uno dei truffatori che, qualificatosi come assistente del fantomatico legale, richiedeva il denaro all’anziano, il quale consegnava tutti i suoi averi, per un valore complessivo di 4mila euro e di circa 100 grammi di monili d’oro.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monfalcone, che da giorni erano sulle tracce del veicolo, notavano l’auto con i sospetti truffatori ripartire a grande velocità dalla casa della vittima e imboccare le vie del centro abitato per dirigersi verso il casello autostradale: lì è scattato l’inseguimento ad alta velocità lungo l’autostrada A4 conclusosi al casello di Venezia Est dove il veicolo è stato bloccato.

La perquisizione della macchina ha consentito di rinvenire l’intero bottino nel frattempo, l’anziano, accortosi del raggiro, aveva provveduto a denunciare tempestivamente l’episodio presso la Stazione Carabinieri di Monfalcone.

Il modus operandi dei truffatori, così come anche riportato dalla vittima nella querela, è quello ormai noto: la persona anziana, ricevuta una chiamata da un sedicente legale, apprende che il figlio o un persona vicina è trattenuto presso uno dei Comandi dell’Arma e necessita urgentemente di denaro per potere essere rilasciato; ottenuta la disponibilità da parte della vittima, questa riceve nel giro di poco tempo la visita da parte del falso avvocato, o di un suo complice, si presenta presso l’abitazione e ritira i soldi ed eventuali preziosi, dandosi immediatamente alla fuga.

Il raggiro questa volta però non è andato a buon fine: i due sospetti truffatori, trovati in possesso del bottino portato via all’anziano, sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Gorizia, gravemente indiziati del reato di truffa in concorso. L’arresto è stato convalidato il giorno sabato 25 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia, competente per il luogo dell’arresto, che ha anche applicato la misura cautelare in carcere per gli arrestati.

Rimane costantemente alta l’attenzione del Comando Provinciale Carabinieri di Gorizia sul fronte della prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani; martedì 5 dicembre p.v., infatti, presso il centro anziani “Sinigaglia” di Gorizia, il locale Comandante della Compagnia Carabinieri terrà un incontro volto a fornire consigli utili per evitare tali odiose tipologie di truffe. È utile, in caso di dubbio, ricordarsi di chiamare sempre il 112. 

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