Trova il bisnonno morto in guerra dopo 109 anni, tomba nel Sacrario di Oslavia

Trova il bisnonno morto in guerra dopo 109 anni, tomba nel Sacrario di Oslavia

grande guerra

Trova il bisnonno morto in guerra dopo 109 anni, tomba nel Sacrario di Oslavia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Lug 2024
Copertina per Trova il bisnonno morto in guerra dopo 109 anni, tomba nel Sacrario di Oslavia

L'uomo è riuscito finalmente a rintracciare il luogo dove riposa il bisnonno, all’interno del Sacrario militare di Oslavia, dopo oltre 100 anni.

Condividi
Tempo di lettura

Quando il suo sguardo ha ritrovato il nome del suo caro in mezzo a migliaia di altri, si è finalmente chiuso un cerchio. Era più di cento anni che la famiglia di Fortunato Pirrone non sapeva dove quest'ultimo fosse sepolto, conservando fin dal 1915 l’atto di decesso presso l’ospedale da campo di Quisca (oggi in Slovenia). Ieri, il bisnipote Paolo Smorto è riuscito finalmente a rintracciare il luogo dove riposa il bisnonno, all’interno del Sacrario militare di Oslavia in comune di Gorizia. Una storia tristemente comune a tanti militari che caddero sul fronte della Prima guerra mondiale, mai tornati a casa.

In realtà, Smorto era giunto nell’estremo Nordest già quattro anni fa, dopo aver rintracciato il loculo grazie al sito internet Caduti Grande guerra, nato dalla volontà dell’allora Provincia di Gorizia e della direzione del Sacrario militare di Redipuglia. Nel 2020, però, il luogo era ancora chiuso a causa della pandemia, compiendo così un giro a vuoto. «Fino agli anni Novanta - racconta il parente - pensavamo fosse stato sepolto a Redipuglia, ma non abbiamo mai trovato nulla». Anche una sua zia, diversi anni prima, aveva raggiunto quel monumento ma senza scoprire alcuna informazione.

La storia di Pirrone, granatiere di 20 anni, era iniziata nella sua Sicilia. Chiamato alle armi, aveva attraversato insieme a migliaia di altri corregionali l’intera Penisola, finendo a combattere in una terra che probabilmente non aveva mai sentito nominare prima. A costargli la vita fu un’operazione per tagliare il filo spinato delle linee nemiche e lui stesso era cosciente che ormai stava per giungere la sua ora, come scrisse alla moglie nella sua ultima lettera. Un testo pieno di consapevolezza, tramandato in famiglia fino ad oggi come una reliquia.

Una missiva «sorprendente per l’italiano e la sua grande consapevolezza - raconta il bisnipote - e le diede anche un titolo: ‘Come si cade per la patria’. Un concetto, quello di patria, più alto e inclusivo di nazione. Scrisse con la piena consapevolezza che quell’azione sarebbe stata la causa della sua morte». In quelle righe, redatte a mano e perfettamente custodite tuttora, lasciava anche la moglie libera del suo destino, «ma ricordati sempre di chi tanto ti ha amata, e ti amerà anche da morto». Parole che hanno accompagnato la famiglia Pirrone per generazioni.

Quella lettera infatti, «è stata letta da tutti in famiglia e il bisnonno è diventato così elemento di confronto rispetto alle diverse difficoltà che ognuno di noi affronta nella vita». Oltre a quella lettera, a casa arrivò anche una cartolina nella quale chiedeva i soldi ai genitori per acquistare il biglietto del treno per poter tornare in licenza qualche giorno. Licenza che, alla fine, non gli venne mai concessa. «Mio bisnonno ha dato tutto quello che poteva dare» rimarca ancora Smorto, felice di aver potuto finalmente chiudere un capitolo importante per tutti i suoi cari.

Lui, comunque, non è arrivato a Oslavia dalla Sicilia, bensì da Reggio Emilia dove vive e lavora da 17 anni. È giunto in moto insieme alla sua compagna Antonella Sferlazza, «ma sarei venuto anche se fossi stato in Sicilia», rileva sicuro. Una storia, questa, che accumuna ancora tante persone alla ricerca del proprio caro a distanza di oltre un secolo. Nel Sacrario attualmente in fase di cantiere, si attende anche la piantumazione di 40 cipressi - in collaborazione con l’Istituto agrario Brignoli di Gradisca e la Forestale - che potranno accogliere tutti coloro che sono alla ricerca di una lapide o un loculo.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione