ferrovie
Treni in ritardo in tutto il Fvg, lunedì mattina di disagi
Mattinata di ritardi in tutta la regione, problema causato da un guasto a un segnale.
Una serie di disagi sui treni della regione ha segnato il lunedì mattina dei pendolari. A causa di un guasto a un segnale fra Udine e Palmanova, numerosi viaggi hanno accumulato divesi minuti di ritardo. Una situazione denunciata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, che ha evidenziato le criticità: "Nello specifico, il treno 16606, partito alle 8.05 con 57' di ritardo da Palmanova e arrivato con 65' di ritardo a Udine, il 3528 delle 7.27 da Trieste ha terminato la sua corsa a Palmanova con un ritardo accumulato di 19 minuti".
"Non bene - ha rimarcato il pentastellato - nemmeno per chi da Tarvisio doveva recarsi a Trieste, con il primo treno del mattino 16605 arrivato con 13' di ritardo nel capoluogo friulano per poi recuperare tutto sul Carso e arrivare puntuale a Trieste, mentre il treno partito da Udine alle 7.01 aveva già 40' di ritardo a Palmanova prima di accumularne un'altra decina fino al capoluogo regionale. Stessi disagi per chi è partito da Tarvisio Boscoverde alle 6.10 ed è arrivato a Trieste con 58' di ritardo. Anche i treni successivi stanno riscontrando ritardi superiori ai 40 minuti".
"La linea Udine-Gorizia-Trieste - ha aggiunto - ha visto tutti treni in orario, se non in anticipo, con l'unica eccezione della corsa delle 7:39 partita da Udine dopo 18' ma arrivata con soli 6' di ritardo, recuperati quasi tutti sulla tratta che attraversa il Carso e che tutti indicano come la più problematica". Per l'esponente della minoranza, "tutto questo dimostra come anni di immobilismo in attesa di grandi opere mai realizzate e di grandi appalti miliardari non hanno permesso l'adeguamento e il potenziamento della linea esistente. La scarsa manutenzione e attenzione ai veri problemi dei pendolari portano a questi disagi".
"Basta vedere la situazione della stazione di Udine, dove per realizzare un ascensore non son bastati 3 anni" ha incalzato. "È strano che chi ha potuto governare il Paese ininterrottamente dal 2011 al 2018 e dal 2019 a oggi, parli di immobilismo e scarichi la responsabilità su chi da 9 anni chiede di realizzare le opere effettivamente necessarie per il nostro territorio e di smetterla con la logica delle grandi opere che hanno solamente rallentato i trasporti di questa regione. Per superare un passaggio a livello o sistemare un segnale luminoso non servono le grandi opere da centinaia, se non migliaia, di milioni".
"Non averlo capito nel 2022, ci fa temere che il futuro continui a non essere molto roseo per i nostri pendolari" ha concluso Sergo.
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