Treni ancora fermi, strade bloccate. Il fronte più caldo a Jamiano

Ancora ferma la ferrovia, chiusa la statale 55 e la regionale 519.

Prosegue la lotta contro gli incendi sul Carso, costringendo a misure per limitare la circolazione nei tratti interessati dalle fiamme. Nel pomeriggio di giovedì è stata riaperta l'autostrada A4 da Sistiana a Redipuglia, mentre rimane chiusa la statale 55 del Vallone lungo tutto il suo tratto. Anche sul fronte ferroviario, la giornata di venerdì sarà destinata a subire disagi per i diversi pendolari che si spostano tra Udine, Gorizia e Trieste.

Il traffico permane sospeso tra Monfalcone e Bivio d'Aurisina. Il treno FR 9712 Trieste Centrale (6:00) - Torino Porta Nuova (10:58) ha origine da Venezia Mestre (7:49). Il treno FA 9466 Trieste Centrale (6:42) - Roma Termini (12:00) ha origine da Venezia Mestre (8:34). Il treno IC 584 Trieste Centrale (7:21) - Roma Termini (15:35) ha origine da Venezia Mestre (9:34). I passeggeri in partenza da Trieste Centrale possono rivolgersi al personale di Assistenza clienti di Trenitalia.

Nel frattempo, proseguono i lavori di spegnimento sotto la direzione del Corpo forestale regionale. Operano i volontari di Protezione civile, i vigili del fuoco e gli omologhi sloveni, impegnati nel combattere i focolai. La situazione sul campo sul fronte italiano è leggermente migliorata, iniziando nelle ultime opere le operazioni di bonifica, ma la situazione appare lungi dall'essere risolta o totalmente sotto controllo, perché molto dipende dal mutare delle condizioni del vento che riattiva spesso le fiamme.

Si prevedono nuove operazioni di bonifica e spegnimento. La situazione più complessa è a Jamiano. Continua a rimanere bloccato il transito anche sulla strada regionale 519 a Doberdò. Continua ad essere complicata la situazione in Slovenia in località Kostanjevica, dove ci sono state anche delle evacuazioni di abitanti per le fiamme. Grande la risposta dei cittadini di Gorizia nella giornata odierna per i beni di conforto da portare ai volontari: in sole quattro ore si è riusciti a riempire sette bancali di generi, alcuni già consegnati.

Foto Protezione civile/Manuel Bianchet Cvetreznik

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