la trasferta
Viaggio in Brasile per i Costumi Bisiachi, successo a Villacco per il Kirchtag
Il sodalizio porterà le melodie locali e il folklore bisiaco in tre località. Domenica 11 agosto la presentazione in Uruguay dei racconti degli emigranti.
Non c’è un attimo di sosta per il Gruppo Costumi Tradizionli Bisiachi, che, reduce dalla trasferta a Villaco dove ha partecipato per la 26esima volta alla famosa sfilata internazionale Trachtenfestzug nell’ambito del Villacher Kirchtag, sta ultimando i preparativi per la grande trasferta in Brasile di settembre, senza però dimenticare gli ospiti delle 20 Case di Riposo seguite in Regione dove è presente costantemente.
Si svolgerà infatti dal 4 al 15 settembre la trasferta in Brasile che vedrà il Gruppo esibirsi negli stati di Santa Catarina, Paranà e Rio de Janeiro. «La principale motivazione che ci ha spinto ad organizzare questa importante trasferta nella ricorrenza dei 150 anni dell’immigrazione italiana nel territorio brasiliano - spiega la presidente Caterina Chittaro - è l’invito del Grupo Folclorico Talian Ricordar-Si di Sao Domingos (Santa Catarina), con il quale siamo in contatto online da 5 anni e che parla il Talian, parlata di origine veneta quasi identica al nostro Bisiac, tant’è che lo usiamo tranquillamente per comunicare con i nostri amici di oltreoceano. Sarà per noi occasione di approfondimento dello studio sull’origine del nostro dialetto nonché recupero di tradizionali testi musicali da inserire nel nostro repertorio». Il Gruppo parteciperà a Sao Domingos, assieme ai gruppi brasiliani, alla grande sfilata “Desfile de 7 de setembro” in occasione della Festa dell’Indipendenza Brasiliana e si esibirà in diversi spettacoli organizzati per l’occasione.
Nel 2009 il Talian è stato dichiarato parte del patrimonio linguistico negli Stati del Rio Grande do Sul e di Santa Catarina, nonché lingua co-ufficiale, insieme al portoghese, nel comune Riograndense di Serafina Corréa, la cui popolazione è al 90% di origine italiana. Nel 2014 il Talian è stato dichiarato parte del Patrimonio Culturale del Brasile. Il veneto-brasiliano è attualmente parlato da circa 500mila persone in 133 città. Il Talian è sopravvissuto, nonostante sia stato sottoposto a misure persecutorie negli anni quaranta, quando era considerato antipatriottico parlare, anche in casa, qualcosa di diverso dal portoghese e, quindi, chi lo faceva veniva punito.
La trasferta proseguirà in Paranà dove a Londrina e a Curitiba incontrerà le delegazioni dei Circoli dei Giuliani nel Mondo per concludersi a Rio de Janeiro dove il Gruppo sarà ricevuto ufficialmente al Consolato Italiano e nella sede del Polo Culturale “ItalianoRio” offrirà lo spettacolo “Conte e Canti”. Per l’attività di promozione, la trasferta è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione CARIGO, gode del Patrocinio e del sostegno economico del Consiglio Regionale e del partenariato dei Comuni di Turriaco e di San Canzian d’Isonzo, dell’Associazione dei Giuliani nel Mondo, delle Pro Loco di Monfalcone e Ronchi dei Legionari.
Nel frattempo, domenica 11 agosto, alle ore 16, presso la Società Italiana di Las Piedras, il Circolo Giuliano Bisiaco di Progreso e i Giuliani nel Mondo presenteranno il libro “Inmigración Giuliano-Bisiaca en Uruguay. Cien años de historia”. Il libro raccoglie le storie delle famiglie di immigrati che, nel dicembre 1923, dopo essere stati salutati nei loro paesi con una messa di augurio, lasciarono Fogliano, Redipuglia e Polazzo per stabilirsi in Uruguay. Cento anni dopo, nipoti e pronipoti raccontano l'esodo forzato dei loro antenati - avvenuto dopo la seconda guerra mondiale - che lasciarono il Friuli-Venezia Giulia per stabilirsi nella città di Progreso (Canelones). Durante l'incontro, rifletteremo sulle particolarità del viaggio, sulle motivazioni e sulle speranze, su ciò che hanno portato in valigia, su ciò che hanno lasciato. I loro racconti ci avvicineranno e illumineranno altre storie, tra le tante che ancora aspettano di essere raccontate, e ci daranno l'opportunità di scambiare ricordi e aneddoti familiari, usi e costumi che i nostri antenati immigrati ci hanno lasciato in eredità. Sarà inoltre possibile acquistare una copia del libro, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione FUPIER che, dalla sua creazione nel 2016, promuove la conoscenza e la ricerca sulle malattie rare nei bambini e negli adolescenti uruguaiani. La fondazione concentra tutti i suoi sforzi nella promozione di progetti di ricerca scientifica alla ricerca di trattamenti o cure per malattie rare, attualmente incurabili e altamente debilitanti.
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