Transalpina, trasporti ed eventi: le grandi opere di GO!2025

Piazza Transalpina, eventi e turismo: grandi opere sul confine per GO!2025

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Piazza Transalpina, eventi e turismo: grandi opere sul confine per GO!2025

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 25 Lug 2023
Copertina per Piazza Transalpina, eventi e turismo: grandi opere sul confine per GO!2025

Lungo confronto tra le diverse parti di Gorizia e Nova Gorica ieri pomeriggio, al vaglio l'idea di giocare qui un'amichevole tra Italia e Slovenia.

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Ieri pomeriggio è stato possibile fare un po’ il punto sullo stato generale dei lavori in vista della Capitale europea della Cultura. Impresa certamente non facile, in considerazione della quantità di soggetti coinvolti nel progetto. L’occasione è stata la convocazione, da parte dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, del Tavolo di coordinamento su GO!2025 a Gorizia, al quale hanno partecipato, oltre alla stessa Zilli, altri due colleghi – Mario Anzil per la Cultura e Cristina Amirante per le Infrastrutture –, il sindaco Rodolfo Ziberna e i vertici di Erpac, Promoturismo Fvg, Zavod Go! 2025, Gect Go, Camera di commercio della Venezia Giulia, Fondazione Carigo e Università di Trieste.

Gli obiettivi della Regione
«Il nostro obiettivo – ha sottolineato Zilli – è quello di imprimere una svolta duratura per il territorio, con grande attenzione verso i giovani». L’assessore ha, infatti, espresso l’intenzione di voler «raccogliere proposte anche dal mondo dello sport: una realtà che finora non avevamo coinvolto, ma che ritengo strategica per la Capitale europea della Cultura».

Ha così colto la palla al balzo Anzil, che ha svelato di aver incontrato il ministro allo Sport Andrea Abodi per concordare una serie di grandi eventi da organizzare proprio a Gorizia già prima del 2025. «Per esempio – così l’assessore regionale – si potrebbe organizzare un’amichevole tra le nazionali di calcio della Slovenia e dell’Italia, che qui non ha mai giocato. Non so se sarà possibile, va ancora individuato uno spazio idoneo, ma l’impatto promozionale sarebbe notevole, anche solo grazie al cronista che, durante la diretta, spiega più volte al pubblico la ragione per cui è stata scelta questa città per il match».

Non solo. Dai suoi incontri con il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano è emersa anche la volontà di sfruttare la Fiera internazionale del libro di Francoforte, che quest’anno avrà come ospite la Slovenia e l’anno successivo l’Italia, proprio per promuovere Go! 2025: «Già quest’anno l’edizione italiana sarà dedicata a Gorizia».

Per quanto riguarda i trasporti, settore fondamentale per il successo della Capitale, è intervenuta l’assessore Amirante: «Svolgerà un ruolo importante l’aeroporto di Ronchi, perché lì si incontrano aerei, treni, auto e bici. Proprio quest’ultime saranno centrali, ritenendo la ciclabilità fondamentale – concetto poi ripreso anche dal presidente di Fondazione Carigo, Alberto Bergamin –, con tutta la relativa segnaletica e arredo. Il risultato finale sarà la rigenerazione dei due territori e delle rispettive aree vaste».

I lavori
Messi insieme, tutti gli interventi enunciati dai vari enti coinvolti – tra Edr, Erpac e il Comune – vanno a comporre un elenco piuttosto corposo, tenendo conto del fatto che all’incontro non hanno partecipato altri attori importanti come Trenitalia o le Ferrovie slovene. Andando con ordine, per quanto di competenza dell’Edr, entro il 2025 vedremo completati i lavori in Borgo Castello, con il Bastione fiorito e le Mura restaurati e il Teatro Tenda valorizzato. Sempre nel Borgo sarà anche completato il restauro di Casa Rassauer. Come ha spiegato la dirigente Lara Carlot, «grazie a quest’intervento si potranno ricavare 15 ulteriori unità residenziali, che offriranno così un utile apporto alla ricettività dell’area».

A settembre, inoltre, inizieranno anche i lavori di riqualificazione dei sentieri del Parco del Castello. 10 milioni di euro sono stati investiti per interventi strutturali sulla viabilità, che riguarderanno la strada regionale 27 e una più diffusa risistemazione della rete viaria della Sinistra Isonzo, come la Peteano-San Michele. Previsto anche un adeguamento del Museo della civiltà contadina di Farra d’Isonzo. Subito dopo è stata la direttrice di Erpac Anna Del Bianco a elencare le varie opere in cantiere di propria competenza, a cominciare dal Parco Basaglia. L’area dell’ex manicomio sarà riqualificata nell’ambito di un progetto di rigenerazione urbana in chiave storico-culturale.

Inoltre, sempre nel parco sarà ristrutturato un edificio per farne un punto ristoro già entro il febbraio del 2024. In Borgo Castello sarà realizzato l’allestimento permanente di una nuova sezione archeologica in Casa Marassi, mentre Palazzo Attems-Petzenstein vedrà l’adeguamento dell’impianto illuminotecnico di alcune delle sue sale. Dopodiché è intervenuto Ziberna per illustrare le principali opere che il Comune di Gorizia intende completare entro il 2025. La prima è certamente la riqualificazione del PalaBigot, per la quale sono stati investiti 4,5 milioni di euro.

Secondo intervento, da 3,5 milioni, è quello volto alla realizzazione del parcheggio nell’area dell’ex mercato all’ingrosso di via Boccaccio. Da 1,5 milioni, invece il costo del progetto di rigenerazione urbana della porta di accesso alla città dalla Slovenia attraverso il Piazzale della Casa Rossa. A questi si aggiungono 1,5 milioni per i lavori sulla viabilità ciclopedonale e sui parcheggi atti a migliorare la fruibilità del PalaBigot, un milione per la riqualificazione di via Boccaccio, un altro milione per la riqualificazione dell'asse di collegamento tra la futura nuova piazza di via Boccaccio e piazza Transalpina sulla direttrice Nord-Sud, 240mila euro per la Strada della Castagnavizza e 120mila euro per la valorizzazione del Monte Calvario.

Il sindaco ha anche colto l’occasione per lanciare un appello alla Regione affinché sia garantita all’amministrazione una corsia privilegiata nei rapporti con la Soprintendenza: «Per noi è una grande occasione per valorizzare l’intero territorio, affinché non venga relegato a mero dormitorio». Al Gect spetterà invece la riqualificazione dell’intera piazza della Transalpina. Intervento che sarà esteso anche alle intersecanti vie Foscolo, Caprini e Luzzato. Secondo il progetto definitivo, l’intera area, salvo il mosaico centrale, sarà dotata di una nuova pavimentazione in pietra, con uno stile uniforme che caratterizzerà le parti su entrambi i lati del confine, e saranno aggiunti nuovi alberi.

«Entro l'anno – ha dichiarato Kocina – saranno affidati i lavori, con l'obiettivo di arrivare sereni all’'apertura dell'8 febbraio 2025 della Capitale». Oltre a questo il Gect è anche impegnato a semplificare la “doppia” burocrazia che si trovano ad affrontare tutti quei soggetti che hanno intenzione di organizzare eventi sulla piazza transfrontaliera: «Abbiamo già realizzato un vademecum, ma non può bastare. Per questo stiamo cercando una soluzione migliore per il 2025, di concerto con la Commissione dell’Unione europea».

L’accoglienza
Sul fronte dei collegamenti, invece, buoni i segnali emersi dalla relazione dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture. Il dirigente Enzo Volponi ha garantito che è già in corso il rafforzamento del trasporto pubblico locale in connessione tra il Veneto e l’intera area transfrontaliera. «Previsto il prolungamento fino a Nova Gorica del nuovo servizio ferroviario da Venezia Mestre», ha affermato Volponi, che poi ha aggiunto: «Stiamo anche acquistando nuovi treni ibridi, del valore di 9 milioni ciascuno, in grado di utilizzare linee elettrificate e non, che consentiranno di realizzare un’effettiva connessione transfrontaliera».

Per quanto riguarda Promoturismo Fvg, il direttore Antonio Bravo ha annunciato la realizzazione di nuove visite guidate dedicate a diversi temi, come “L’altro confine” nel Parco Basaglia e un itinerario ebraico già pronto non appena la Sinagoga sarà riaperta. Oltre a ciò saranno attivate anche delle Fvg Card, una da 48 ore per un costo di 25 euro, l’altra, della durata di una settimana, per 39 euro, che consentiranno di entrare gratuitamente nei musei, seguire delle visite guidate e beneficiare di sconti con le strutture convenzionate.

I progetti
La Direzione regionale Cultura e Sport ha anche annunciato alcuni dei progetti che riguarderanno direttamente Go! 2025. Questi sarnno realizzati in collaborazione con Mittelfest, Film Commission, Paff!, Visavì Gorizia Dance Festival, Teatro stabile sloveno di Trieste, Its Arcademy, Kulturni dom di Nova Gorica e Trieste Film Festival. A questi si aggiungeranno quelli che il Gect selezionerà tra le 239 proposte arrivate per lo Small projects fund e quelli che la Regione finanzia periodicamente, con una premialità proprio sul Goriziano.

Le proposte
«Come già fatto con successo attraverso la convenzione stipulata con il Ministero alla Cultura – ha dichiarato il presidente della V Commissione pertinente in materia di Cultura Diego Bernardis – ho proposto di valutare la stipula di un'analoga convenzione con il Ministero del Turismo, al fine di ampliare la portata delle attività promozionali di GO2025 verso un ulteriore target di pubblico».

A questa proposta si aggiunta quella di Bergamin di inserire nel programma anche la realizzazione del Villaggio longobardo di Romans d’Isonzo: «Un tassello di storia che ci darebbe un quid in più». Inoltre, sempre il presidente di Fondazione Carigo ha segnalato la presenza di un ulteriore edificio nel Parco Basaglia, oggi utilizzato solo a metà dalla Comunità La Tempesta, affinché possa essere sfruttato a sostegno della ricettività del territorio.

Per quanto riguarda l’apporto dal mondo universitario, il rettore dell’ateneo triestino Roberto Di Lenarda ha dichiarato che «cercheremo di utilizzare il centenario dell’Università come piccolo ulteriore traino rispetto a Go! 2025».

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