Il progetto
Un tram per rivivere la storia di Gorizia, l'idea che rilancia galleria Bombi per i turisti
L'obiettivo è creare un percorso multimediale, magari in vista della Capitale europea della cultura 2025.
Nonostante siano passati ormai decenni dalla sua scomparsa, il fascino del tram a Gorizia rimane indelebile. Le sue tracce sono ancora visibili in via Rastello, dove nella pavimentazione in porfido sono rimaste le linee delle rotaie su cui viaggiavano le carrozze che collegavano il centro cittadino con la stazione Transalpina, oggi a Nova Gorica. Un servizio che ormai è ben difficile riportare in auge, ma che comunque in tanti sognano un giorno di poter rivivere. Anche per questo, a qualcuno è venuto in mente un progetto per unire questa pagina di storia goriziana con la promozione del territorio, soprattutto in vista del 2025.
A lanciare l'idea è stata Alida Cantarut, presidente dell'associazione culturale Mitteldream-Artegorizia, che pochi giorni fa ha pubblicato sui social una vecchia foto del tram visto tra via Santa Chiara e via Mameli, a pochi passi da piazza della Vittoria. Spunto che ha trovato subito l'appoggio di Flavio Chianese, project manager della Barco, un'importante azienda belga, e ingegnere elettronico, che ha ideato un possibile progetto (nella foto). "Ovviamente rimettere in piedi il tram è impensabile - spiega Chianese -, soprattutto mentre altre città li stanno togliendo. Indubbiamente c'è un fascino storico e fa parte della tradizione della città. Alcune realtà li hanno ricostruiti ma su ruote, ad esempio in America".
Oltreoceano e in Medio Oriente, infatti, alcuni hanno avuto l'idea di ricreare dei facs-simile di questi mezzi, principalmente per i turisti. In pratica, quindi, sono degli autobus con una carenatura rimaneggiata. A Gorizia però come si potrebbe declinare tutto ciò? Ricreando il percorso tradizionale tra il cuore del centro e la piazza sul confine? Potrebbe essere un'idea, ammette Chianese, ma prima ancora si potrebbe inserire il progetto in galleria Bombi. "Certo servirebbero molti passaggi burocratici per omologare un tram-bus del genere e farlo girare. Costruendo invece un modello a basso costo, lo si potrebbe inserire nella galleria e percorrerla, mentre viene proiettata sulle pareti la storia della città".
L'ingegnere, che in questo angolo di Gorizia ha già realizzato degli spettacoli multimediali proprio con l'associazione Mitteldream, ipotizza quindi un percoso che vada "da prima dei Romani fino ai tempi attuali. Il turista potrebbe quindi salire sul tram e, lungo i 300 metri di carreggiata, apprendere il passato della città". A complicare le cose potrebbe essere l'umidità: "Bisogna curare possibili infiltrazioni d'acqua, rivestendo i proiettori da involucri impermeabili. In piazza, inoltre, è già disponibile l'allaccio della corrente elettrica. Stiamo comunque parlando di consumi abbordabili. Alla fine del percorso, poi, si potrebbe anche fare un video-mapping sugli oggetti".
Tutto questo, prosegue Chianese, potrebbe essere fatto benissimo con un budget ridotto. "Sarebbe una bella idea in vista di Gorizia e Nova Gorica capitale della cultura 2025". L'idea di rendere il disegno più concreto c'è e si stanno studiando possibili bandi. Mitteldream aveva già messo in scena degli eventi digitali in città, tra cui Raylight, proiettando sugli edifici di piazza della Vittoria un cortometraggio dedicato al Collio italo-sloveno ed alla sua vendemmia. I fotogrammi erano elaborati minuziosamente al computer ed affiancati con effetti tridimensionali, che richiamavano l'architettura di Palazzo Lantieri e di tutto il chiostro di piazza Sant'Antonio.
Nella foto: il rendering di Flavio Chianese su come potrebbe trasformarsi galleria Bombi.
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