L'appuntamento
Tradizione e solidarietà, a Pieris la Seima de la Barca spera in un buon anno

Per l'edizione 2023 il Gruppo organizzatore ha deciso di destinare il ricavato alla Spyraglio di Monfalcone.
Ha raccolto attorno a sé migliaia di persone e si conferma, dunque, appuntamento amato in Bisiacaria. La Seima de la Barca di Pieris, un po’ per la tranquillità della zona e un po’ per lo scopo prettamente benefico che ha assunto in questi ultimi anni l’intera manifestazione, ha fatto il pienone. Fare stime è quanto mai impossibile visto il viavai costante ma basti pensare che si è sull’ordine delle migliaia.
In ogni caso, come detto, ottima l’affluenza sia alla Seima baby, accesa alle 19, che a quella più grande delle 20. Grandi e piccini hanno affollato via Trento, chiusa per l’occasione, per assistere al fuoco epifanico e cercare di carpire la direzione del fumo che si è levato alto e dritto nel cielo: c’è chi ha detto, tra i più anziani, e poi confermato dalle altre seime della zona, che l’anno sarà buono. In tanti hanno incrociato le dita. Per quanto riguarda la raccolta fondi, quest’anno è destinata alla Spyraglio di Monfalcone.
“La storia inizia nel 1963 quando un nostro concittadino, residente proprio in via Trento, Olivo Giacomini, tagliando i tralci della vite, li bruciava il 5 offrendo vin brulé e cotechini nella cantina”, racconta Alessandro Devidé, del gruppo della Seima de la Barca. “Quest’anno abbiamo avuto un exploit, vedendo persone da Udine o Remanzacco venuti qui per far festa assieme”.
Non è mancato il tipico minestrone: “Circa 350 chili di pasta e fagioli alla veneta – prosegue Devidé – ma anche 250 litri di brulé, 45 chili di risotto con il cotechino”. Spasso e divertimento con i Back Spriss Boys cui è seguita l’estrazione della Lotteria di beneficenza con 56 premi di lotteria. “Festa insieme ma solo per dare una mano a chi ha bisogno”, conclude.
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