Tracciare futuri interroga il destino di Gorizia e Monfalcone, due giorni di incontri

Tracciare futuri interroga il destino di Gorizia e Monfalcone, due giorni di incontri

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Tracciare futuri interroga il destino di Gorizia e Monfalcone, due giorni di incontri

Di Federico De giovannini • Pubblicato il 01 Ott 2024
Copertina per Tracciare futuri interroga il destino di Gorizia e Monfalcone, due giorni di incontri

Presentata la terza edizione della rassegna in programma a Gorizia e Monfalcone, spazi collettivi di riflessione sociale e territoriale attraverso workshop, tavoli di lavoro e conferenze.

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Presentata ieri (lunedì 30 settembre) in piazza Cavour a Monfalcone la terza edizione di “Tracciare Futuri”, rassegna che fra pochi giorni trasformerà Gorizia e Monfalcone in vere e proprie fucine collettive di idee sull’avvenire sociale e su tematiche del territorio per mezzo di workshop e tavoli di lavoro. L’iniziativa si svolgerà venerdì 4 ottobre dalle 18.30 alle 20 nelle sedi delle associazioni “Forum” e “Agorè” a Gorizia, mentre si sposterà in piazza Cavour della città bisiaca sabato 5 ottobre dalle 9 alle 12.30. Tranne in caso di maltempo, tutti gli eventi si terranno all’aperto.

A coordinare il tutto sono alcune forze locali di sinistra, associazioni e gruppi di cittadini. Anche quest’anno la formula adottata è quella dei dieci tavoli di discussione, ciascuno dei quali orientato su uno specifico tema e organizzato da una delle varie associazioni partecipanti all’iniziativa, sempre più numerose di anno in anno fra novità e rinnovi di sodalizio. A fare da fil rouge il concetto di benessere di comunità, una riflessione ad ampio spettro su che cosa ci permette di stare e vivere bene come cittadini.

La peculiarità di “Tracciare Futuri” sta nella volontà di creare un contatto diretto con la collettività per coinvolgerla attivamente: a differenza di un normale convegno, tutti i tavoli sono aperti a chiunque ne venga a sapere e abbia interesse a parteciparvi dando il suo contributo sull’argomento. Delle vere e proprie occasioni di “conferenza interattiva” che si sono rivelate stimolanti ed efficaci nelle passate edizioni, dando vita a sodalizi di persone e idee proficuamente cresciuti nel corso del tempo.

Primo appuntamento venerdì in serata a Gorizia con “Non solo aiuole. La nuova progettazione urbana del verde”, “Parlo dunque sono. Il ruolo della Lingua” e “La salute di comunità nel centenario di Basaglia”. I primi due tavoli, organizzati dal circolo ArciGong, si concentreranno rispettivamente sull’importanza del verde urbano e sul ruolo della lingua come veicolo d’inclusione – argomento valido tanto per il contesto monfalconese quanto per quello goriziano, dove lo sloveno continua a essere un idioma poco conosciuto dalla popolazione. A cura dell’associazione Adesso Trieste la terza conferenza, un omaggio a Franco Basaglia nel centenario dalla nascita.

Aprirà la mattinata di sabato a Monfalcone il workshop “Media ed emergenza climatica” a cura di Legambiente e con il giornalista Rai Maurizio Mervar, mosso dalla volontà di colmare una percepita lacuna nel mondo dell’informazione sulla questione ambientale. In seguito, il tavolo promosso da Anpi per stimolare la proposta e la condivisione di idee e progetti per una scuola democratica, inclusiva e antifascista; il successivo incontro, dal titolo “Uno sporco lavoro ma qualcuno…”, coinvolgerà lo scrittore Michele Guerra con il suo romanzo “Il mio nome è Rosa Parks”, il giornalista de Il Post Riccardo Congiu e la studentessa monfalconese Neem Rahman.

Alle 11 invece un tavolo di esclusivo ascolto, “Le seconde generazioni, serbatoio di futuro”, promosso dall’associazione Monfalcone Interetnica e così introdotto dal presidente Arturo Bertoli: «Vogliamo ascoltare i ragazzi della seconda generazione di immigrati per capire da loro e con loro quali sono le problematiche, le prospettive, le possibilità e skills che loro hanno e per cominciare a sviluppare alcuni progetti, visto che in questa città non c’è nessuno che “si occupi” di loro». Il presidio di Libera di San Vito al Tagliamento proporrà poi un gioco da tavolo interattivo incentrato sulle dipendenze, mentre l’ultimo tavolo curato dallo psicoterapeuta Luca Fontana e dall’avvocato Elisa Di Ilio tratterà il disagio giovanile e come le famiglie si trovino ad affrontarlo.

L’incontro “Lo sguardo delle donne di Monfalcone, un anno dopo…” e il momento conviviale conclusivo saranno a cura di “Misticanza”, gruppo di donne monfalconesi di varie culture, religioni, età ed etnie nato proprio durante l’edizione 2023 di Tracciare Futuri. Oltre a riflettere sul valore del cibo come tramite per conoscersi e superare diffidenze, “Misticanza” coglierà l’occasione per dare un’anteprima della loro prima e imminente mostra fotografica, incentrata sul tema dello sguardo femminile nel monfalconese e visitabile dal 5 al 20 novembre; presenterà tale preview l’autrice e performer di teatro visuale Marta Cuscunà.

A completare i tavoli della rassegna, una selezione di libri scelti da Ubik e dalla casa editrice triestina di stampo femminista Vita Activa Nuova e la costruzione della “Porta dell’accoglienza” a cura di Anpi.

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