I dati
Torna il 'Bomba day' a Gorizia e Nova Gorica: da evacuare 5mila persone sul confine
La giornata scelta è quella del 20 ottobre, stamattina il vertice in Prefettura a Gorizia. L'ordigno è inglese e pesa 104 chili.
In pochi mesi è la sesta bomba che mette in allarme le città di Gorizia e Nova Gorica: in un breve arco temporale, insomma, le cittadine saranno nuovamente allertate e alcune vie evacuate per consentire la rimozione in sicurezza dell’ordigno bellico. Oltre 4mila le persone che, temporaneamente, dovranno lasciare le abitazioni durante le varie operazioni. Si prospetta, dunque, l’ennesimo “bomba day”.
Questa mattina la riunione operativa per la macchina organizzativa che eliminerà l’ordigno trovato nelle scorse settimane in Slovenia nella stazione della Transalpina, nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’area. Le operazioni avranno luogo nella mattinata di domenica 20, con la necessità quindi di evacuare i residenti dei dintorni, per l’esattezza nel giro di 600 metri nel caso del territorio comunale di Gorizia. Stamattina in prefettura sono stati convocati i rappresentanti degli enti sia di Gorizia che di Nova Gorica a vario titolo coinvolti, proprio per definire il piano d’azione.
«Anche questa volta tutte le operazioni saranno condotte puntando sulla massima sicurezza per i nostri cittadini. Le modalità sono le stesse collaudate in occasione del brillamento delle altre bombe rinvenute nella zona, grazie alla stretta e proficua collaborazione tra le parti coinvolte e con Nova Gorica. Gli accorgimenti sono volti a contenere al massimo i disagi, ma è importante che le regole che sono state messe a punto siano rispettate da tutti», ha ribadito il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Rispetto a quelle emerse precedentemente, la bomba in questione si trova più a sud di qualche decina di metri di distanza. Gli artificieri hanno già appurato che il residuato, di 104 chili, di fabbricazione britannica, non risulta danneggiato. La zona rossa, ovvero da evacuare, questa volta include: via Montesanto (dai civici 6/a e 11 ai civici 141 e 152d), via Brigata Etna (dai civici 1 e 2 ai civici 5 e 14), via Enrico Rocca (dai civici 2 e 5 ai civici 10 e 17/a), via Carlo Michelstaedter, via Ugo Foscolo, via Giuseppe Caprin, piazzale della Transalpina, via Carolina Luzzatto, via Teobaldo Ciconi, via Caterina Percoto, via dei Catterini (dal civico 11 al 51), via Ferruccio Bernardis, via Sebastiano Scaramuzza, via Giovanni Paternolli, via San Gabriele (dai civici 11 e 18 ai civici 83 e 52 confine di Stato), via del Poligono (dal civico 1 all’11) e via della Cappella solo per i civici 66 e 68 (confine di Stato). La zona interdetta sarà controllata non solo dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dalla Protezione civile, ma anche dal drone dei Vigili del fuoco, che consentirà di evitare episodi di sciacallaggio e furti.
I residenti dovranno lasciare le case dell’area da evacuare entro le 9. Le operazioni di brillamento cominceranno alle 10 e, come nelle occasioni precedenti, si potrà rientrare a casa solo al termine della bonifica. Tutte le informazioni saranno fornite a coloro che abitano nell’area rossa tramite appositi volantini, che saranno distribuiti a tappeto casa per casa nei prossimi giorni, e saranno diffusi due messaggi tramite il sistema di messaggistica Alert system.
Il numero telefonico da chiamare per informazioni e necessità è quello della Protezione civile 0481 383 480. Sarà inoltre predisposto un punto di accoglienza, che potrà essere raggiunto in caso di necessità anche con un servizio navetta. È infine in via di definizione da parte dei servizi sociali, sempre in accordo con Asugi, il trasferimento degli individui “fragili”.
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