l'interrogazione
Paura sul futuro della Biblioteca Isontina, appello bipartisan a Franceschini
Pettarin presenta l'interrogazione al ministro: «Misure straordinarie in vista della Capitale 2025».
L'assenza di un direttore per la Biblioteca statale isontina di Gorizia continua a preoccupare. Dopo le richieste avanzate da Debora Serracchiani e Tatjana Rojc (Pd) al ministro della cultura, Dario Franceschini, ora anche Guido Germano Pettarin (Coraggio Italia) si rivolge direttamente all'esponente del governo. Lo fa attraverso un'interrogazione "per portare all’attenzione il pericolo di chiusura" della storica istituzione, ha annunciato il deputato in una nota. A maggio, infatti, la reggente Angela Polo andrà in pensione, così come altri dipendenti, rischiando di bloccare di fatto ogni attività.
“La Bsi - rimarca l'ex forzista - è una delle istituzioni bibliotecarie più antiche e importanti del Friuli Venezia Giulia. La politica non può restare inerme a osservare una delle sue realtà culturali più preziose rischiare la chiusura per la difficoltà di reperire nuovo personale. La Biblioteca di Gorizia ha una data di scadenza, ed è quella del 1 luglio 2022. Da quella data, se non saremo stati in grado di rimediare a questa situazione, i portoni di via Mameli rischiano di chiudersi per sempre. Inimmaginabili i pericoli collaterali di una simile eventualità. Che ne sarà dell’inestimabile fondo Michelstaedter?".
Analoghi timori per "le sezioni Studien, Slavica e di Storia Patria, che custodiscono antichi testi nelle lingue tedesca, slovena e italiana, grande testimonianza della multiculturalità della nostra città, della nostra cultura e della nostra storia". Pettarin evidenzia che il "pericolo di perdere questo patrimonio è concreto. Per questo è necessario che la politica faccia fronte comune affinché il Ministero della Cultura adotti le soluzioni più opportune per scongiurare la chiusura". Nell'interpellanza, il deputato ricorda i 200 anni di storia dell'ente, che cadono proprio nel 2022, ma soprattutto il passato più prossimo.
In particolare, i dipendenti sono "diminuiti di 3 unità tra 2018 e 2019, nel 2021 ridotti di altri 2 elementi (direttore e responsabile dell'ufficio manoscritti e fondi speciali). Oggi operativi solo 2 bibliotecari e un amministrativo che lasceranno servizio entro il primo semestre 2022. Da maggio 2022, l'istituto vedrà la presenza di un solo bibliotecario e da luglio la totale assenza di personale C, a fronte di una dotazione organica prevista di 6 elementi (5 bibliotecari e 1 amministrativo), con la conseguente inevitabile impossibilità di funzionamento". Pettarin rimarca che il ministero non ha incluso la Isontina per una serie di posizioni in vari istituti.
"Tra gli addetti ai lavori e in tutta la comunità locale c'è una forte preoccupazione sul futuro della biblioteca" prosegue il parlamentare. A Franceschini, quindi, chiede anche "se, vista la eccezionale difficoltà finora riscontrata nel reperimento di risorse umane da destinare alla Bsi di Gorizia e alla luce dell’obiettivo importantissimo della Capitale europea della cultura 2025 proprio a Gorizia e Nova Gorica, il governo abbia intenzione di valutare misure straordinarie e particolari per scongiurare l’eventualità che, nel peggiore dei casi, potrebbe portare alla chiusura di questo storico istituto bibliotecario".
Nella foto: l'ex direttore Marco Menato
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