la mostra
Gorizia, il teatrino della Sinagoga piace al Museo Ebraico: il modello a Roma

Era il 2007 quando l’assessorato all’Istruzione commissionò l’opera allo scenografo Lele Luzzati, ora un modellino è esposto al Museo Ebraico di Roma.
Un pezzo di Gorizia e della sua storia è arrivato a Roma. Fra le opere esposte nella mostra “Bellissima Ester. Capolavori per una Regina” inaugurata ieri al Museo Ebraico della Capitale, si potrà infatti ammirare anche il modellino del teatrino realizzato da Lele Luzzati che impreziosisce il Giardino Farber adiacente alla Sinagoga di via Ascoli. Era il 2007 quando l’assessorato all’Istruzione del Comune di Gorizia commissionò l’opera allo scenografo e illustratore genovese: Luzzati propose la storia di Ester, legata al Purim, la festa ebraica della buona sorte, quando i bambini si travestono assieme agli adulti, si balla, si fa musica, si offrono dolci e si sta in compagnia.
La realizzazione della scultura-teatrino con le figure dei personaggi della storia biblica fu curata dalla scenografa Coca Frigerio che in quel periodo si trovava a Gorizia per un corso di formazione. Dopo 12 anni di deterioramento dovuto alle intemperie e a piccoli episodi di vandalismo, il teatrino è stato restaurato dal Cta e, da allora, è stato inserito nel circuito di “Gorizia nascosta” dedicato alla comunità ebraica, una passeggiata alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della città che inizia proprio dalla Sinagoga e finisce al Cimitero di Val di Rose.
Ma come è arrivato adesso a Roma? Ci spiega Cristina Visintini, referente dei servizi integrativi dell’assessorato comunale al Welfare: «Il Museo Ebraico di Roma stava organizzando una mostra sulla regina Ester, una figura fondamentale per la cultura ebraica: la direttrice del Museo, Olga Melasecchi, ha scoperto il nostro teatrino consultando Google. Dico “nostro” perché il teatrino è stato al centro di una progettazione proposta alle scuole dalla ludoteca: abbiamo realizzato dei laboratori in cui abbiamo usato il teatrino per raccontare la storia della comunità ebraica e la festa del Purim».
«I percorsi di “Gorizia nascosta” dedicati alla comunità ebraica partono proprio da qui – spiega Roberto Piaggio del Cta - . Coinvolgiamo una ventina di persone circa e attraverso le cuffie le guidiamo alla scoperta della città. Speriamo che i lavori di ristrutturazione che stanno interessando la sinagoga includano una protezione del teatrino, da noi restaurato nel 2019, soprattutto dall’azione degli agenti atmosferici». La mostra di Roma, realizzata dalla Comunità ebraica della Capitale e dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, è curata da Olga Melasecchi, Amedeo Spagnoletto e Marina Caffiero.
Un'esposizione realizzata in occasione della festività ebraica di Purim dalla Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, in collaborazione con il Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara (Meis). Il percorso espositivo, che resterà visitabile fino al 24 giugno, è costituito da 40 opere tra pergamene miniate, dipinti, disegni, manoscritti, volumi antichi e fotografie, analizza l’affascinante figura di Ester nei secoli, fonte di ispirazione e protagonista di romanzi, pellicole cinematografiche, pièce teatrali, musicali, e soprattutto di opere pittoriche. All’inaugurazione pomeridiana ha preso parte, in rappresentanza del Comune di Gorizia, la stessa Cristina Visintini.
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