A MONFALCONE
Supporto all’occupazione, bonus e incentivi allo sviluppo: ecco la nuova Legge Regionale sulla nautica
Presentate stamattina le nuove norme che guardano anche a promozione e sostenibilità ambientale. Finanziamenti iniziali per 2,7 milioni. Bini, «Garantire upgrade qualitativo».
Approvata e finanziata, è in vigore dal primo gennaio 2025. La Legge regionale 11 del 3 dicembre 2024 si occupa di “Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale”. È composta da 18 articoli suddivisi in 6 capi. Si presenta come la sintesi di partecipazione, ascolto, analisi del contesto e processi di semplificazione.
È stata presentata stamane a Monfalcone, città che – come ha dichiarato in apertura d’incontro l’assessore all’Economia Blu, Anna Maria Cisint - «è stata cooprotagonista della scrittura di questa nuova norma» frutto di numerosi tavoli di confronto. In una Sala del Consiglio sulla quale, poco dopo l’inizio, si è solamente affacciato anche il vicesindaco reggente Antonio Garritani, hanno preso parte all’incontro l’assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Emidio Bini, una quarantina di portatori d’interesse tra armatori, amministratori di cantieri e artigiani, i presidenti di Confartigianato e Cna, il candidato sindaco per il centrodestra Luca Fasan, il consigliere regionale Antonio Calligaris, il presidente del Coseveg Renato Russo, il consigliere comunale delegato all’Economia del Mare Maurizio Caradonna e il direttore centrale delle Attività produttive e del Turismo della Regione, Massimo Giordano.
Presenti anche la Capitaneria di Porto, i rappresentanti dello Studio Ambrosetti e della Camera di Commercio della Venezia Giulia. «La nautica da diporto e quella sportiva rappresentano un settore in ampio sviluppo – sono le parole dell’assessore Cisint – in questa legge c’è sostanza perché è una norma che racchiude una prospettiva di crescita per territorio, professioni e sport. Supporta anche sviluppo economico e ambiente».
Sulla “sostanza” evidenziata dall’assessore monfalconese concorda anche Bini, definito da Cisint «padre della norma». «Questo è un successo frutto di un metodo consistente in ascolto e confronto – afferma il titolare regionale delle Attività produttive – per scrivere una norma sensata abbiamo ascoltato chi fa impresa, portatori di interesse, associazioni e artigiani. Abbiamo lavorato per dare strumenti comprensibili e applicabili. Questi 18 articoli toccano a trecentosessanta gradi tutto il comparto». Il finanziamento «poco, ma significativo» è di 2,7 milioni di euro. Bini ha comunque garantito «un irrobustimento delle risorse in futuro». S’è parlato quindi di «upgrade qualitativo» garantito dalla nuova legge che primariamente si traduce nell’ istituzione del Tavolo permanente del settore nautico e dell’economia del mare, nell’attività di studio per la valorizzazione e lo sviluppo del turismo nautico e nella costituzione di un masterplan degli ormeggi nautici.
«Parliamo di un ecosistema importante – continua Bini – meritevole di nuove misure come il beneficio di una finanza agevolata. La pubblica amministrazione si è unita per cercare di elevare la qualità dei servizi offerti nelle 25 Marine della regione». L’assessore regionale ha pure informato i presenti che si punta all’apertura verso manifestazioni sportive di alto livello che attirano molti interessi. Masterplan, riqualificazioni, regolamenti attuativi per aprire i nuovi bandi sono gli elementi di punta tracciati da Bini consapevole che «c’è ancora molta strada da fare ma che le soddisfazioni saranno molte». Continuando con l’illustrazione dell’impianto normativo, il direttore Giordano - tra “gli autori tecnici” della legge – ha parlato anche di linee di finanziamento, promozione, formazione ed interventi di sostegno al settore. Rilevanti anche le misure riguardanti il supporto occupazionale, alla sostenibilità, l’incentivazione allo sviluppo competitivo, la parte su rinnovamento, digitalizzazione e avvio di startup. La Legge 11 del 3 dicembre scorso contiene articoli che si riferiscono agli incentivi di vario tipo i cui destinatari potranno essere privati o gestori pubblici.
Tra le linee contributive menzionate e contenute in un documento snello e diretto sono indicati il bonus refitting per combattere l’usura della propria imbarcazione. Si parla della possibilità di ricevere un rimborso fino ad un massimo del 75% sulla spesa sostenuta (partendo da una base minima di 3mila euro ad un massimo di 15mila). Ci sono anche il bonus demolizione delle unità da diporto private o pubbliche con più di 20 anni di vita, l’ecobonus per i motori marini a basso impianto ambientale (con abbattimenti di spesa possibili fino al 40%), i contributi destinati alle imprese per acquistare unità da diporto con finalità turistica e formativa (con contributi fino al 30% su una spesa massima di 100mila euro) e misure di incentivo per l’innovazione dei porti turistici darsene, marine e ormeggi. Possibili anche le richieste di contributo a favore di eventi e manifestazioni di settore promossi da piccole realtà per un massimo di 5mila euro. «L’intensità dei contributi a fondo perduto si traduce in abbattimenti importanti» specifica Bini garantendo ulteriori linee contributive ad hoc future.
In merito a quanto approvato da tutti i gruppi del Consiglio Regionale - tranne una contrarietà – di «raccolta di idee come modo giusto di lavorare per avere una buona legge» ha riferito il consigliere leghista Calligaris, mentre per il presidente del Coseveg Russo questa è una norma che guarda alla crescita «di un settore strategico per l’occupazione e a sostegno del traino per il turismo». Da parte loro, i portatori di interesse hanno sottolineato la loro adesione piena ai contenuti della legge ritenuta pienamente rispondente alle necessità esposte nel tempo dai soggetti coinvolti. L’attuazione della legge sarà attenzionata dalla Giunta Regionale che con cadenza triennale informerà il Consiglio dando evidenza dei risultati prodotti ed ottenuti al fine di prevedere ulteriori interventi finanziari di sostegno.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.