Successo a Gorizia per la prima edizione di 'I bambini si rompono facilmente'

Successo a Gorizia per la prima edizione di 'I bambini si rompono facilmente'

IL PERCORSO

Successo a Gorizia per la prima edizione di 'I bambini si rompono facilmente'

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 05 Nov 2024
Copertina per Successo a Gorizia per la prima edizione di 'I bambini si rompono facilmente'

La rassegna, ideata dal Comune, si è rivolta a educatori e insegnanti della fascia d'età 0-6 anni. Si lavora già all'edizione del 2025.

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Un progetto pilota per capire e avvicinare il mondo dei più piccoli, in un periodo in cui le criticità di infanzia e adolescenza balzano purtroppo sempre più spesso agli onori della cronaca. È con questa consapevolezza che, lo scorso gennaio, è partito “I bambini si rompono facilmente”, rassegna voluta dal Settore Welfare e Servizio delle Attività Educative e scolastiche del Comune di Gorizia realizzata con il supporto comunicativo dell’associazione culturale èStoria. L'iniziativa è nata nell’ambito del Sistema educativo integrato ZeroSei, è promossa dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, sostenuta dal Ministero e realizzata con fondi provenienti dalla legge 107 sulla “buona scuola” finalizzati a sostenere e nutrire la professionalità di educatori, educatrici impegnati nei nidi d’Infanzia e nei servizi integrativi così come di insegnanti delle scuole dell’infanzia pubbliche e private, guardando alla continuità con la fase di passaggio dei bambini alle scuole primarie.

Per il nostro territorio la zona di intervento ha interessato 16 Comuni che coincidono con quelli dell’Ambito Territoriale Collio Alto Isonzo e si è trattato di un progetto pilota rispetto al resto della regione, dove analoghi progetti sono partiti in tempi successivi. Ampia la soddisfazione da parte dell'assessore comunale al Welfare e ai Servizi Educativi Silvana Romano per un'iniziativa i cui risultati sono andati ben oltre le aspettative inducendo a raddoppiare il numero dei laboratori inizialmente previsto dato l'alto numero di richieste di partecipazione. «Il nome del progetto viene dall'omonimo libro di Silvia Vecchini – ha spiegato Cristina Visintini che, assieme a Rosalba Terpin, hanno seguito tutte le fasi dell'iniziativa come responsabili dei Servizi educativi – Tutti percorsi sono stati tenuti da docenti di fama internazionale e, prima di partire, abbiamo chiesto agli insegnanti quali fossero i temi più importanti da affrontare, cosa che abbiamo fatto anche ieri in previsione dell'edizione 2025 incontrando già insegnanti e dirigenti dei vari istituti».

I filoni sono così stati la riscoperta del gioco allo scopo di ripristinare i legami fra i bambini, un maggiora avvicinamento alle novità editoriali per l'infanzia e la progettazione dell'ambiente scolastico-educativo. Nel complesso sono state organizzate 4 lezioni magistrali e 6 laboratori che hanno coinvolto complessivamente 180 fra educatori e insegnanti facendo registrare presenze anche di 500 persone agli incontri come nel caso dell'incontro, ospitato al teatro Verdi, con Daniela Lucangeli. Un obiettivo impensabile, soprattutto considerando che si trattava di proposte cui i professionisti hanno partecipato al di fuori dell'orario di lavoro, concentrate nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato.

Già questa prima edizione ha avuto un risvolto transfrontaliero grazie alla presenza di Uroš Perko, psicoterapeuta dell'Istituto Mitikas ma, per il 2025, si pensa a un più stretto legame con Nova Gorica anche attraverso il coinvolgimento dell'istituto comprensivo di lingua slovena di Gorizia e l'omologo di Doberdò del Lago. Nel dettaglio, verrà proposto un laboratorio con l'uso dei mattoncini Lego, anche in visione Stem, appoggiandosi a un'esperienza simile già attuata a Nova Gorica in cui i mattoncini sono stati uniti alla robotica.

Un incentivo a replicare l'iniziativa il prossimo anno è giunto dai questionari fatti compilare al termine dei corsi, dove l'indice di gradimento registrato è stato ben al di sopra della media. Ma le iniziative del Comune a favore di bambini, ragazzi e formatori non si fermano qui. Se da un alto si pensa infatti a riproporre tutta la rassegna puntando sulle iniziative che hanno avuto il miglior riscontro, come i laboratori pratici sull'outdoor, dall'altra parte si sta lavorando per far ripartire a pieno regime il centro Lenassi dove si vorrebbe affiancare la fornita biblioteca per l'infanzia con una sezione riservata agli educatori. E non è mancata una sollecitazione alle responsabili dei servizi educativi da parte dell'assessore Romano che ha lanciato l'idea, per il 2026, di pensare a un percorso in cui dialogare direttamente con i genitori.

Gli ultimi appuntamenti di “I bambini si rompono facilmente”, entrambi già esauriti, si terranno sabato 9 e sabato 23 novembre: saranno una replica del laboratorio “A giocare con le idee”, tenuto da Ilaria Rodella e centrato sull'importanza di affrontare le domande dei più piccoli.

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