BOTTA E RISPOSTA
Subappalto e illegalità, Pizzolitto critica Piantedosi: «Prima le emergenze»
Contro la giunta: «pavida e inadeguata». Oggi, sabato 9, la Lega è scesa in piazza contro il caporalato. Cisint: «Monfalcone non vuole saperne di faccendieri».
È ancora una volta il Pd a non lesinare critiche sulla colazione di lavoro tra l’europarlamentare Anna Maria Cisint e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che giovedì scorso a fatto visita allo stabilimento monfalconese di Fincantieri. A far sentire la voce dei dem è il segretario del Pd cittadino, Gianfranco Pizzolitto. «Un ministro dell'Interno che si gira dall'altra parte evitando di passare prima dal municipio e una giunta comunale che pavida e inadeguata si nasconde portano ad un solo risultato: una Fincantieri in vetrina ed una città ancora più sola» dichiara Pizzolitto.
«Che tristezza, che figuraccia – continua il segretario – recentemente, nel convegno promosso da Libera, è inequivocabilmente emerso che il sistema del subappalto ha così tante sfaccettature di illegalità, da configurarsi ormai come un vero e proprio sistema criminale» «Se il ministro, bontà sua, avesse convocato le rappresentanze sindacali si sarebbe immediatamente reso conto delle vere emergenze che investono questo territorio. Caro Ministro dell'Interno prima si affrontano le emergenze poi si fanno le celebrazioni».
Intanto, nella giornata odierna, sabato 9 novembre, la Lega cittadina ha installato il suo gazebo in centro città contro il fenomeno del caporalato.
Sembra che l’attività di volantinaggio sia andata “a ruba”. «Il duo Bullian e Moretti, candidati in pectore a sindaco e attualmente consiglieri regionali, hanno chiesto che all’audizione in Regione sul “piano Monfalcone” partecipasse anche l’associazione Darus Salam di Konate – scrive la Lega - tra gli invitati all’audizione, appunto, c’era un condannato per estorsione e caporalato che aveva una ditta in Fincantieri e che aveva umiliato i lavoratori bengalesi estorcendo denaro e favori».
«La grande partecipazione dei leghisti e dei cittadini su un tema così sentito deriva dalla grande preoccupazione che tutti abbiamo visto che la sinistra, anziché condannare senza ‘se’ e senza ‘ma’ – continua la nota - si avvale invece dell’aiuto di persone così pericolose, comunicando, come ha fatto pubblicamente Konate, la volontà della propria candidatura». Agli esponenti locali del Carroccio si è aggiunta poi l’europarlamentare Anna Cisint. «Che cosa succede in quel centro islamico dove chi ha ‘estorto’ è stato il benvenuto per 20 anni? – domanda Cisint - Monfalcone ha già dato e ora non vuole saperne di faccendieri».
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