La Gorizia senza confine a scuola, tante domande sul futuro ai due sindaci

La Gorizia senza confine a scuola, tante domande sul futuro ai due sindaci

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La Gorizia senza confine a scuola, tante domande sul futuro ai due sindaci

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 07 Giu 2023
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L'evento conclusivo di due anni di studio dello sloveno a scuola, le richieste degli studenti. Turel: «Fate delle proposte per il programma».

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Come saranno Gorizia e Nova Gorica nel 2025? Quali opere saranno realizzate? E perché sono state nominate Capitale europea della cultura? Sono state tante le domande che gli studenti delle scuole hanno voluto rivolgere ai sindaci delle due città, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, nell’incontro avvenuto questa mattina al Kinemax. Un appuntamento che ha chiuso un progetto durato due anni, coordinato da Isig, per portare l’insegnamento della lingua slovena nelle ore curriculari di diversi plessi goriziani.

Si tratta del percorso “Gorizia/Nova Gorica città Unica”, finanziato grazie alla legge 482 del 1999 che tutela le lingue minoritarie, che ha visto protagonisti gli istituti comprensivi Gorizia1, in qualità di capofila del progetto, Gorizia 2, Perco di Lucinico e la scuola con insegnamento sloveno Trinko. Insieme a loro, oltre all’Istituto internazionale di sociologia, anche il Kinoatelje. Quasi 200 ragazzi, tra elementari e medie hanno svolto lezioni di sloveno, incontrando coetanei della minoranza e di Nova Gorica.

Due anni che hanno permesso a tanti di raccogliere almeno le basi della lingua del Paese vicino, nonché di una fetta importante della comunità. “La conoscenza dello sloveno - ha commentato la presidente di Isig, Michela Cecotti - è indispensabile per raggiungere una città senza confini. Voi siete i cittadini di oggi”. Plauso ai ragazzi arrivato anche dai due primi cittadini, con Ziberna che ha evidenziato come “voi non avete il confine in testa e dobbiamo continuare a fare in modo che tutti ragionino come se vivessimo in quartieri di un’unica città”.

Per l’omologo sloveno, “voi siete quelli che riusciranno veramente a fare di queste due città una unica. Lingue diverse non devono essere più un ostacolo. Lavoriamo anche a incontri tra scuole italiane e slovene”. In questo senso, dal 2021 alcuni momenti ci sono stati dapprima in videoconferenza, complici le restrizioni della pandemia, poi dal vivo con visite reciproche. “L’avvicinamento alla lingua e cultura slovena non è solo un’opportunità ma una necessità per questo territorio” ha rimarcato la professoressa Antonietta Vitolo.

La seconda parte della mattinata è stata quindi dedicata alle curiosità degli alunni, che hanno potuto “interrogare” i due sindaci - moderati da Lorenzo De Sabbata di Isig - su diversi aspetti. A chi ha chiesto quali progetti sono in programma in vista di GO!2025, Ziberna ha elencato i diversi progetti tra la Valletta del Corno e Palabigot, anticipando come tra qualche settimana sarà riaperto il castello. Turel ha quindi posto l’accento non su nuove costruzioni, quanto sul recupero di aree già presenti ma in degrado o poco valorizzate.

Tra queste, c’è l’area della stazione Transalpina dove “sarà fatto un grande parco con un campo dei basket a metà tra Italia e Slovenia”. Domanda per nulla semplici invece sulla libertà di movimento, in particolare per gli under 14 che necessitano del documento per l’espatrio e possono avere difficoltà nel superare autonomamente il confine quotidianamente: “Ne stiamo ragionando con il nostro ministro degli Interni, affinché ne parli con Roma” ha replicato il sindaco di Nova Gorica, elencando anche le difficoltà organizzative per eventi sul confine.

Le curiosità hanno poi spaziato da ciò che provano personalmente i due amministratori nel sapere che sfida hanno davanti, alle curiosità su come si farà fronte all’arrivo di tanti turisti. Ci saranno spazi per i giovani? “A breve sarà ristrutturata un’ex palestra oggi usata come magazzino” ha anticipato Ziberna, mentre sul fronte culturale Turel ha anticipato un’esibizione particolare: un celebre pianista cresciuto a Nova Gorica che suonerà su una zattera sull’Isonzo. “Lancio un appello a voi - ha chiosato il primo cittadino sloveno - per creare un programma per i giovani”.

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