la cerimonia
La strage di Peteano che uccise tre carabinieri, il ricordo dell'Arma: oggi due incontri
L’odierna celebrazione della ricorrenza si è svolta in forma ridotta a causa delle avverse condizioni metereologiche. Oggi due incontri sul tema.
Nella mattinata di oggi, venerdì 31 magio, si è tenuta la commemorazione del 52.mo anniversario dell’attentato dinamitardo di Peteano, località del comune di Sagrado. Qui, proprio il 31 maggio 1972, hanno perso la vita il brigadiere Antonio Ferraro e i carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni. L’odierna celebrazione della ricorrenza si è svolta in forma ridotta a causa delle avverse condizioni metereologiche, in particolare, in ragione del pericolo di caduta di fulmini e della scarsa visibilità lungo l'ex provinciale 8.
Sono stati, pertanto, resi gli onori ai caduti con la deposizione delle corone d’alloro presso il monumento dedicato ai militari dell’Arma vittime dell’attentato da parte del prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi; del comandante provinciale dei carabinieri di Gorizia, colonnello Massimiliano Bolis; e dei sindaci di Sagrado, Marco Vittori; di Savogna d’Isonzo, Luca Pisk, e di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig. Questa sera, alle 18, sarà ricordato quel tragico fatto con un appuntamento proprio a Sagrado, organizzato dal gruppo di Orizzonti comuni nella Sala polifunzionale "Avvocato Sergio Ferlan".
Sotto il titolo "Peteano 2024: tra cronaca e bibliografia", si confronteranno e ricostruiranno quel periodo storico Barbara Perazzi, coordinatrice dell’evento; Vincenzo Compagnone, già capocronista Messaggero Veneto e direttore di Gorizia News; Timothy Dissegna, direttore del Goriziano e Ivan Buttignon, autore dei libri Msi e terrorismo nero e Prospettiva Berlinguer. L'incontro si terrà in via Dante 19.
Sempre oggi ma alle 18.30, nella sala consiliare di Gradisca, si terrà la presentazione “Anni Bui – Storie sconosciute di uomini in divisa ammazzati dal terrorismo, dal 1956 al 1980” di Salvatori Lordi, intervstato dal giornalista Stefano Bizzi del Piccolo. Sarà presente anche Rita Famea Ferraro, moglie del brigadiere dei carabinieri Antonio Ferraro, vittima dell'attentato.
«Ricordiamo i carabinieri innocenti assassinati a tradimento da mandanti occulti - è il ricordo della senatrice dem Tatjana Rojc - in un intreccio perverso di poteri deviati, ambiti fascisti dichiarati e no, criminalità organizzata. Quelle vittime aspettano ancora le risposte essenziali alle domande di verità storica e giudiziaria, ostacolata da inaccettabili depistaggi, errori e incredibili inefficienze, un inquinamento che toccava il cuore dello Stato. A Peteano è stato eseguito con freddezza e ferocia un tassello del progetto di eversione che voleva portare a una stretta autoritaria e a un cambio di regime in senso autocratico».
«La difesa delle istituzioni democratiche, delle garanzie costituzionali e del bilanciamento dei poteri è un dovere ancora attuale» conclude Rojc.
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