A piedi sulla Castagnevizza, rinasce il sentiero sul confine di Gorizia

A piedi sul colle della Castagnevizza, il sentiero sul confine di Gorizia

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A piedi sul colle della Castagnevizza, il sentiero sul confine di Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 03 Gen 2023
Copertina per A piedi sul colle della Castagnevizza, il sentiero sul confine di Gorizia

Opera da circa 30.500 euro, il tratto sloveno attende il completamento di quello italiano.

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Prende forma il progetto di riqualificazione del sentiero che da Gorizia conduce alla Castagnevizza. Il colle che ospita il celebre monastero, nonché la tomba dell’ultimo re di Francia, è infatti raggiungibile direttamente dal versante italiano del confine attraverso il passaggio che passa per via della Cappella. Questa da tempo richiede un intervento di riqualificazione, con l’area che è ormai immersa nel verde incolto. Questa, peraltro, è una delle strade religiose più importanti della città.

Già nel giugno 2021, il Comune di Gorizia ha approvato un progetto preliminare che prevede la riqualificazione di due lotti: un primo dal confine di Stato per circa 145 metri fino all’incrocio con via del Poligono e un secondo lotto, per ulteriori 145 metri, fino a vicolo del Molino. L’opera ha già trovato copertura economica ma si punterà a includere il tutto in un progetto Interreg, anche in vista di futuri interventi sull'arteria. Il progetto elaborato è stato a suo tempo inviato a Nova Gorica, che lo ha preso come indirizzo per i suoi interventi.

Da qualche tempo, infatti, sono partiti i lavori nell’area slovena: qui la riqualificazione va del tratto dal confine con l’Italia al convento, per una lunghezza complessiva di circa 136 metri. Il percorso si snoda nel bosco per poi salire verso l’uliveto e quindi sfocia sul piazzale. A differenza del tratto italiano, non è percorribile da mezzi e non è interessato da infrastrutture: il progetto è stato pertanto semplificato rispetto le previsioni del tratto goriziano, che rappresenta delle oggettive difficoltà.

Per completare il tratto dal versante italiano, almeno all’interno del bosco che presenta conformità e congruità con quello sloveno, l’amministrazione comunale di Gorizia si è interfacciata con la controparte slovena. I tecnici di oltreconfine hanno fornito gli elementi necessari per la strada mancante, di una lunghezza di circa 30 metri. A oggi, il verde ha invaso con piante arbustive ed erbacee il tratto, restringendo il passaggio ad un sentiero che viene mantenuto solo grazie al passaggio di pellegrini e visitatori. Fino agli anni Novanta, una siepe faceva da valico.

Come si legge nella relazione tecnica del progetto preliminare, realizzato dall’architetto Gianpiero Iurig di Gradisca d’Isonzo con la collaborazione dei colleghi Luigi Di Dato e Adriano Venudo, “via della Cappella è sempre stato il collegamento tra Gorizia ed il suo monastero della Castagnavizza. Il legame con la fede è indissolubile e svuotare il percorso del suo significato religioso significherebbe tradire una parte della sua identità. Per questo motivo il progetto, così come concepito inizialmente, punta anche a ricostituire quell’antica Via Mariana di cui oggigiorno non resta alcuna traccia in territorio italiano: si gettano quindi le basi per ricostruire le prime tre edicole votive scomparse”.

Il tutto “al fine di un recupero del percorso votivo nella sua interezza, andando ad integrare ciò che è rimasto in territorio sloveno. Quest’azione apre anche a molteplici possibilità future per quanto riguarda le raffigurazioni da inserire all’interno delle stazioni stesse”. L'obiettivo principale della riqualificazione del percorso è quello di ripristinare quello che era il percorso di collegamento tra la città di Gorizia e il convento, collocando anche una piccola area di sosta che si affaccia su Nova Gorica e Salcano.

Attualmente, il quadro economico è di 30.350 mila euro. Attualmente, i lavori sul tratto sloveno sono sospesi in attesa dell’approvazione di questo progetto. "Il progetto verrà eseguito a breve anche per dare continuità paesaggistica - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti -, ci saranno interventi in periodi diversi. Non verrà asfaltato il tratto né diventerà carrabile, rimarrà il ghiaino con un materiale ad hoc per il drenaggio dell'acqua. Non sono stati ancora affidati i lavori".

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