Le storie raccontate dai pupazzi, Grado festeggia 30 anni di Puppet Festival

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Le storie raccontate dai pupazzi, Grado festeggia 30 anni di Puppet Festival

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Ago 2021
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Domani riparte la kermesse, con tante anteprime nazionali. A fine mese, la carovana si sposta a Gorizia e Nova Gorica.

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L’Alpe Adria Puppet Festival, fra gli appuntamenti transfrontalieri e internazionali di teatro di figura più longevi, compie 30 anni e si appresta ad aprire i festeggiamenti a Grado. Organizzato dal Centro teatro animazione e figure (Cta) di Gorizia, la kermesse conserva ancora ancora oggi lo stesso spirito propositivo e l’indole curiosa degli inizi del suo percorso, caratteristica che ben lo colloca nella prospettiva di Nova Gorica-Gorizia, città della Cultura 2025. Quest’anno, il festival sarà affiancato da una sezione del progetto europeo triennale Puppet & Design, finanziato dal programma Creative Europe Culture.

Percorso, quest'ultimo, di cui il Cta è capofila e lavora assieme a Lutkvno Gledališče Ljubljana, Studio Damuza di Praha e IED-Istituto Europeo di Design di Madrid. Si partirà lunedì, quindi, con Tramonti in barattolo, i laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni curati da Virginia Di Lazzaro, che si terranno dalle 10 alle 12 nella biblioteca civica “Falco Marin” dell'Isola d'oro fino a venerdì 27 agosto. Martedì, invece, il via agli spettacoli con la prima nazionale di Attention, Moose! (Attenzione, Alce!) in programma sulla Diga Nazario Sauro alle ore 21. Una proposta del Teatro Matita (Slo) in cui fa da mattatore l’eclettico Matija Solce.

Una carrellata frenetica, ironica e surreale di piccoli episodi presentati agli spettatori da un alce. I protagonisti sono dei pupazzi realizzati con oggetti di uso quotidiano, accompagnati da una batteria fatta in casa, una fisarmonica e dal canto di due attori musicisti. Si proseguirà con un’altra prima nazionale: direttamente dall’Austria, mercoledì alle 18.30 in Campo Patriarca Elia, arriverà Peter Ketturkat con lo spettacolo senza parole Ein kleiner Clown will hoch hinaus (Un piccolo Clown salta verso l’alto) che ripropone la magia del circo, ricreata in un’arena dalle dimensioni ridotte.

I protagonisti sono attori in lamiera, sughero, filo metallico, legno, stoffa, perle e vetro. A seguire, alle ore 21 nei Giardini Marchesan, Paolo Papparotto porterà in scena La casa stregata che vede protagonista Pantalone alle prese con la sua nuova dimora infestata dai fantasmi. Se qualcuno riuscirà a passare un’intera notte lì dentro, l’incantesimo si romperà. Lui non ha certo paura, ma preferisce mandare qualcun altro al suo posto! Lo spettacolo inaugurava 30 anni fa la prima edizione del festival e ancora oggi è godibilissimo e divertentissimo.

Giovedì alle 18.30, in Campo Patriarca Elia, verrà proposta in prima assoluta la nuova produzione del Cta: Scarpe. Un pot pourry di storie yiddish, ironiche e divertenti, tratte da due racconti di Isaac B. Singer e di Ben Zimet. Protagoniste sono proprio le scarpe assieme al mitico villaggio polacco di Khelm, famoso per la stupidità “geniale” dei suoi abitanti. Alle 21 in Diga Nazario Sauro, Gek Tessaro porterà in scena I bestiolini, storie di insetti e di altri piccoli abitanti del prato. Venerdì alle 18.30, sulla Diga Nazario Sauro, la compagnia Is Mascareddas porterà in scena Areste Paganós e la farina del diavolo.

Alle 21, all’Auditorium “Biagio Marin”, il duo Marcos Petete ed Ezra Moreno, in arte El retrete de Dorian Gray (Spagna), coinvolgerà il pubblico nel turbinio di azioni, danze, oggetti e musiche di Retrete Cabarete. A chiudere le giornate sull’isola, alle ore 22 in Calle Tognon si terrà l’evento di Flash Art Tramonti in barattolo, a conclusione dei laboratori di Virginia Di Lazzaro.
L’Alpe Adria Puppet festival si sposterà sabato ad Aquileia dove, alle 17.30 in piazza Patriarcato, andrà in scena la produzione Cta C’era una volta Lele (nella foto), spettacolo ideato in occasione del centenario della nascita di Emanuele Luzzati.

Molti gli appuntamenti in programma anche nei giorni successivi, mentre dal lunedì dopo e fino al 4 settembre il tutto si sposterà a Gorizia e Nova Gorica, unendosi con il Puppet&Design, proponendo non solo spettacoli teatrali con compagnie internazionali, ma anche due mostre che coinvolgeranno il cuore della città. Saranno 30 anni in 30 vetrine, esposizione di oggetti e materiali di scena, annotazioni, riflessioni e pensieri sparsi, realizzata nella via più antica di Gorizia grazie alla collaborazione dell’associazione Via Rastello; e “36 nel 45” di Gigio Brunello, amico e sostenitore di tante edizioni di questa kermesse.

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