Le storie di Gorizia e Nova Gorica sul Guardian, «600 eventi attesi nel 2025»

Le storie di Gorizia e Nova Gorica sul Guardian, «600 eventi attesi nel 2025»

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Le storie di Gorizia e Nova Gorica sul Guardian, «600 eventi attesi nel 2025»

Di T.D. • Pubblicato il 05 Ago 2024
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Il reportage di John Brunton pubblicato oggi sulle pagine del giornale inglese, viaggio a Gorizia e Nova Gorica tra luoghi e personaggi locali.

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The Guardian torna nell'estremo Nordest, dopo l'articolo dedicato alla situazione immigrazione a Monfalcone. Di tutt'altro taglio è il reportage pubblicato oggi sulle pagine online, dedicato a Gorizia e Nova Gorica e realizzato con il supporto di Promoturismo Fvg. A firmarlo è John Brunton, firma della rubrica Vacanze e che aveva già esplorato Cormons e il Collio nel 2021. Il giornalista comincia il suo viaggio da un locale in centro a Gorizia, dipinge un quadro di una piazza Vittoria circondata da una chiesa barocca, la fontana di Nettuno e affascinanti palazzi color pastello, che evocano l'eredità asburgica. Brunton osserva che nonostante la vicinanza a Venezia, «Gorizia sembra un mondo a parte, dove si percepisce una cultura ibrida italiana e slovena».

Fin da subito, l'autore sottolinea la complessità storica di Gorizia, un tempo unita e dopo la Seconda guerra mondiale si trovò improvvisamente divisa da un «muro di metallo che ricordava quello di Berlino», separando famiglie e comunità senza la stessa attenzione mediatica internazionale. Questa divisione, tuttavia, è oggi più simbolica che reale, con entrambe le città che si preparano a condividere il titolo di Capitale europea della Cultura 2025. Il tema scelto per questo evento è "borderless", che punta a enfatizzare la dissoluzione delle barriere e a celebrare una nuova identità condivisa tra le due città. Romina Kocina, organizzatrice dell’evento, spiega a Brunton che «Borderless mira a creare una singola identità per le due città, lasciando un'eredità duratura come Capitale europea della Cultura».

Anticipa inoltre che saranno 600 eventi in programma da febbraio 2025. Il regista goriziano Matteo Oleotto aggiunge: «Per me, le due città sono sempre state una sola. Attraversiamo il confine senza preoccuparci di quale paese ci troviamo». Brunton passa quindi per via Rastello, dove molti negozi sono ancora chiusi, ma emergono nuove iniziative che suggeriscono una rinascita culturale. Qui c'è Casa Krainer, edificio liberty, ora ospita mostre d'arte, mentre l'antica osteria è diventata un elegante B&B. Brunton affitta una bicicletta in piazza per attraversare il confine e visitare lo Smart Space, museo multimediale della Fondazione Carigo che offre un’immersione nella complessa storia di Gorizia nella.

A Nova Gorica, la scena cambia: la città slovena è moderna e verdeggiante, progettata come un'utopia socialista ispirata da Le Corbusier, con edifici moderni, teatri municipali e un'atmosfera giovane e vibrante. Brunton nota che mentre Gorizia offre storia e tradizione, Nova Gorica, grazie alla sua "comunità studentesca vivace e un ampio panorama naturale", diventa la meta preferita per attività all'aperto. Qui, il fiume Isonzo-Soča attira gli appassionati di sport acquatici come kayak e rafting, mentre la vicina Valle del Vipacco offre l'opportunità di esplorare vigneti. La sera, Brunton si dedica a esplorare la cucina locale delle due città gemelle.

Durante la sua visita, Brunton incontra Mauro Gubana, proprietario di uno dei ristoranti locali, che condivide il suo entusiasmo per la futura celebrazione culturale. «Spero che questo riconoscimento possa abbattere una volta per tutte le barriere che hanno separato le nostre città», dice Gubana, esprimendo il desiderio che i controlli di frontiera scompaiano definitivamente. Clicca qui per leggere l'articolo originale in inglese.

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