Le storie di coraggio a Cervignano, tra gli ospiti del Festival anche Gino Cecchettin

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Le storie di coraggio a Cervignano, tra gli ospiti del Festival anche Gino Cecchettin

Di redazione • Pubblicato il 30 Set 2024
Copertina per Le storie di coraggio a Cervignano, tra gli ospiti del Festival anche Gino Cecchettin

Tanti i temi che saranno affrontati dalla rassegna dal 16 al 20 ottobre, l'anteprima dedicata alla morte di Pasolini. Ecco ospiti e appuntamenti.

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Saranno i temi di cui sentiamo (in tv) e di cui leggiamo (online e sui giornali) ogni giorno, ad animare la settima edizione del Festival del Coraggio, un appuntamento divenuto, nel corso degli anni, fondamentale per un’intera comunità, quella di Cervignano del Friuli, che lo ospiterà, ancora una volta, dal 16 al 20 ottobre 2024. Come di consueto, inoltre, il Festival è anticipato da una serie di anteprime a Pordenone, Udine, Aquileia, Strassoldo, come quella in programma lunedì 7 ottobre alle 18 alla Casa della musica, dove andrà in scena “La morte di Pasolini. Una lettura scomoda”, conferenza di Ilario Quirino su Zigaina interprete di Pasolini.

Una nuova edizione che è stata presentata nei giorni scorsi nella sede udinese della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alla presenza di Cristian Zanfabro, assessore alla Cultura del Comune di Cervignano del Friuli; Mauro Daltin, direttore artistico del Festival del Coraggio; Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante.

Disagio, carcere, lotta alla violenza di genere, democrazia, informazione, ambiente, letteratura, migrazioni. Si parlerà di questo durante le giornate del Coraggio. Tematiche attualissime e importanti che saranno affrontate attraverso incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti, ospitati dal Teatro Pasolini alla Casa della musica, dal “Giardino dei diritti” alla biblioteca civica “Giuseppe Zigaina”. Tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Eventuali variazioni e aggiornamenti del programma saranno comunicati sul sito www.festivaldelcoraggio.it, sui social e tramite l’app “Municipium” del Comune di Cervignano.

«La rivoluzione di Franco Basaglia ha rappresentato uno dei momenti più alti di lotta contro le discriminazioni, di difesa dei diritti dell’essere umano, dei più fragili, degli emarginati; una delle ultime grandi conquiste collettive che hanno portato l’Italia all’avanguardia nel mondo. È per questo che nel centenario dalla nascita di questo rivoluzionario, ci è parso giusto e doveroso omaggiarlo dedicandogli l’illustrazione che identifica la settima edizione del Festival del Coraggio» hanno spiegato Mauro Daltin, direttore artistico e Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante.

«Per farlo abbiamo scelto di avere con noi “Marco Cavallo” - hanno aggiunto - il cavallo azzurro di cartapesta, alto quattro metri, che ruppe il muro dell’ospedale psichiatrico e invase, con un corteo festoso, la città di Trieste. La sua forza iconica sarà il medium per provare a ragionare, durante le cinque giornate del festival, sulla dicotomia dentro/fuori parlando dell’oggi con i grandi ospiti». Gli ospiti anche quest’anno saranno tanti e porteranno in Friuli Venezia Giulia grandi e piccole storie, sempre e comunque intrise di coraggio. Volendo citarne qualcuno, sarà possibile ascoltare, in occasione dell’inaugurazione, Alberta Basaglia, figlia di Franco.

Psicologa e direttrice del centro donna e del centro antiviolenza di Venezia, quest'ultima racconterà quanto attuale e indispensabile sia ancora il messaggio di suo padre a cui, peraltro, è dedicata l'illustrazione firmata da Federica Moro, che ritrae "Marco Cavallo", una delle immagini più potenti del Novecento italiano. Ma a Cervignano del Friuli arriverà anche Gino Cecchettin (nella foto), padre di Giulia, che porterà le sue sofferte parole di impegno, di consapevolezza e di coraggio. Lo storico inviato di guerra, Domenico Quirico, racconterà invece i fronti più pericolosi e fragili del pianeta. Mentre Umberto Ambrosoli, porterà con sé una necessaria dose di speranza, testimoniando il coraggio come virtù civile di cui ancora è possibile trovare traccia nel nostro tempo.

La giornalista e fotografa Stefania Prandi affronterà invece due temi di cui troppo poco si parla, gli “orfani bianchi” e il caporalato. Spetterà infine a Nada chiudere questa edizione. Parlerà e canterà, raccontando di fatti, persone e scelte che l’hanno accompagnata nel suo coraggioso percorso, volutamente lontano dal mainstream. «Ci stiamo avvicinando alla VII edizione del Festival del Coraggio con grandi aspettative visti i risultati eccellenti dello scorso anno, con grande affluenza di pubblico non solo locale, ma giunto anche da fuori regione, registrando numeri di presenza mai riscontrati» ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Cervignano, Cristian Zanfabro.

«L’edizione di quest’anno, con anteprime il 25, 27, 28 settembre e 7 ottobre, tra Cervignano del Friuli, la frazione di Strassoldo e Aquileia, porterà avanti l’obiettivo di coinvolgere sempre i cervignanesi, le associazioni e i ragazzi delle nostre scuole, affrontando svariati temi quali guerra, violenza di genere, ambiente, con il preciso scopo di diventare sempre più parte integrante della realtà del nostro territorio e di sensibilizzare il pubblico e stimolare l’ascoltatore ad un’attenta riflessione» ha aggiunto Zanfabro.

A disposizione, anche nel 2024, la “Biblioteca del coraggio” in continuo aggiornamento sugli scaffali dalla biblioteca Zigaina e l'appuntamento con le “Vetrine coraggiose” degli esercizi commerciali della città (in collaborazione con Vari ed Eventuali). I commercianti che hanno aderito ospiteranno le gigantografie degli ospiti delle passate edizioni del Festival e riserveranno una parte della vetrina ai lavori dei bambini delle scuole primarie della città, tutti dedicati al coraggio. Inoltre proporranno eventi originali, con date e orari disponibili online.

Torneranno pure gli studenti del progetto Pcto delle Scuole secondarie di secondo grado dell’Isis Bassa Friulana. Come da tradizione saranno al fianco del Festival con l’inconfondibile maglietta arancione, presenti in tutte le sedi e a tutti gli incontri, pronti a fornire informazioni, accogliere, collaborare nell’organizzazione, presentare, documentare e raccontare.

Foto Laura Panno

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