Storie di coraggio da Ilaria Cucchi all'Afghanistan, i protagonisti a Cervignano

Molti ospiti in un calendario ricco di eventi. Tante tematiche al centro dell'attenzione, la parola a chi lotta.

La quarta edizione del Festival del Coraggio di Cervignano del Friuli si presenta di nuovo incerta, appesa a un filo ma, come accadde lo scorso anno, ci vogliamo provare. Anzi, rilanciamo l’impegno nel costruire un appuntamento sempre più articolato, complesso, vitale per un’intera comunità. L'organizzazione ha voluto allungare la durata della manifestazione, da mercoledì 6 ottobre per dare spazio alle tantissime proposte e idee che si sono sviluppate in questi mesi, con molte storie di coraggio.

Anche la geografia della manifestazione cambia, si adegua, offre nuove location per vivere il festival in presenza, guardando negli occhi gli ospiti, ascoltando storie, emozionandosi e godendo degli eventi in tutta sicurezza. Dal 6 al 10 ottobre, il Teatro Pasolini, la Casa della Musica, la biblioteca civica “Giuseppe Zigaina”, il Giardino dei Diritti, la Sala Parrocchiale don Silvano, l’Arena del Coraggio ospiteranno le storie delle donne e degli uomini che abiteranno la manifestazione.

In cinque giorni, dunque, ci saranno incontri, presentazioni, e spettacoli teatrali che animeranno la cittadina con un filo rosso dedicato al coraggio e che vedrà ospiti Roberto Anglisani, Fabio Anselmo, Roberta Biagiarelli, Ilaria Cucchi (nella foto), Angelo Floramo, Umberto Galimberti, Selay Ghaffar, Rita Maffei, Francesca Mannocchi, Luca Mercalli, Azra Nuhefendić, Luigi Ottani, Roy Paci, Belquis Roshan, Yvan Sagnet Angela Tognolini e altri. "C’è una comunità coraggiosa - ha dichiarato Alessia Zambon, assessore alla Cultura - ed è quella composta dal pubblico del festival".

"Donne, uomini, ragazzi e bambini - ha sottolineato - che in questi anni hanno accolto con grande umanità e rispetto, con affetto e curiosità le storie raccontate nelle giornate del festival a Cervignano". Le prime due giornate del festival sono dedicate principalmente ai ragazzi delle scuole, con un focus sulla guerra in Bosnia giovedì 7, alle 18.30, all’Arena del Coraggio: ci sraà infatti l'inaugurazione della mostra e presentazione del libro Shooting in Sarajevo, in occasione dell’anniversario della fine dell’assedio della città e degli accordi di Dayton.

Luigi Ottani, Roberta Biagiarelli e Azra Nuhefendič, rispettivamente un fotografo, un’attrice e una giornalista (sopravvissuta) racconteranno come si resiste in una città sotto assedio e quale può essere il punto di vista di un fotografo che scatta dai luoghi dove i cecchini sparavano. Modera l’incontro Martina Napolitano. Alle 20.45 al Teatro Pasolini, Selay Ghaffar, una delle icone del movimento democratico e femminista in Afghanistan e Belquis Roshan, senatrice indipendente, ragioneranno sulla democrazia. Appuntamento molto atteso la mattina dopo, con la proiezione del film "Sulla mia pelle" dedicato a Stefano Cucchi.

Sarà proprio sua sorella Ilaria, da subito in prima fila per chiedere verità, una delle ospiti della kermesse, che interverrà all'inaugurazione lo stesso giorno, al Teatro Pasolini, in un panel insieme a Fabio Anselmo e Luana De Francisco. A seguire, ci sarà la lectio magistralis di Umberto Galimberti sul coraggio nell’età della tecnica. Siamo immersi nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Si offuscano i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia.

Tanti altri gli eventi in calendario, tra cui quello con Roy Paci, icona jazz e pop. Sabato sera, sempre sul palco del teatro, parlerà di una delle sue ultime canzoni, Salvagente, scritta con il rapper Willie Peyote e vincitrice nel 2019 del Premio Amnesty International Italia. Modera l’incontro Elisa Russo. Accanto alla tromba, voce e flicorno, ci sarà anche il pianoforte di Antonio Amabile. Poco prima, invece, la scena sarà del metereologo Luca Mercalli e delle sfide del clima. Domenica arriveranno anche il sindacalista Yvan Sagnet, la giornalista de L'Espresso Francesca Mannocchi, con Angelo Floramo che chiuderà l'edizione.

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