IN PIAZZA
La storia di Ramon contro la droga, Dipende da me torna a Monfalcone
La seconda edizione, in programma domenica, è rivolta alle persone dipendenti, ai loro familiari ma anche a chi non vuole fermarsi alle apparenze.
“Non è mai troppo tardi per poter uscire dalle dipendenze”. Questo è il messaggio chiave e di speranza che vuole continuare a portare l’iniziativa “Dipende da me” che dopo l’ottimo successo dello scorso anno ritorna anche quest'anno, domenica 27 agosto alle 20.30, in piazza Falcone e Borsellino a Monfalcone. L’evento sarà trasmesso in live e prevede il coinvolgimento del pubblico e avrà un banchetto informativo. Perché “Dipende da me”? A spiegarcelo è l'ideatrice e organizzatrice del progetto, Michela Porta.
"È proprio quando ci rendiamo conto che ‘dipende solo ed esclusivamente da noi stessi’ cambiare che possiamo farlo davvero - afferma Porta - quindi lo scopo della serata è molteplice. In primo luogo si intende parlare di dipendenza a chi ne soffre e a coloro che ne sono vicini, portando testimonianze di recupero e facendo conoscere varie realtà di aiuto. Poi, eliminare lo stigma sulle dipendenze ed in particolare sulla tossicodipendenza, cosa che si può fare soltanto dando voce all’argomento senza vergogna, rendendosi conto che è una malattia - non un vizio".
Inoltre, l'iniziativa ha l'intento di far avvicinare coloro che ancora non sanno bene cosa comporti convivere con questo problema e come poter stare vicino a chi ne soffre in modo sano. Come lo si farà? Comunicando all’aperto e senza distanze, a tutti e con il cuore. Un intento delicato e serio che si prefigge anche di portare e restiuire speranza tramite testimonianze di recupero. Si potrà ascoltare il racconto di Ramon Manganelli, udinese, uscito dalla dipendenza di eroina dopo vent’anni grazie all’amore della sua compagna e alla sua passione per lo sport.
Fino a fine anno, con altre iniziative ci si concentrerà, nello specifico, sulle conseguenze dell’abuso, spesso sintetizzate dai dipendenti in recupero tramite le tre uniche alternative a cui possono portare le dipendenze, ovvero: “ospedale, morte o carcere”. A parlare delle conseguenze penali e civili della dipendenza, ci sarà Stefano Simonelli della squadra mobile della polizia locale e anti-droga che esporrà i pericoli ai quali vanno incontro i dipendenti, senza giudizi o ‘interventi punitivi’, in quanto drogarsi non vuol dire per forza essere delinquenti.
Quando si rischia di diventare dipendenti e perchè? Come prevenire o superare queste situazioni? Proprio a riguardo di questo aspetto e alle conseguenze fisiche e psicologiche potrà dare delle risposte la dottoressa Monica Carta, che interverrà a nome della dottoressa Roberta Balestra, del Serd di Monfalcone. La professionista parlerà della perdita di controllo e dell’astinenza che possono sopraggiungere e sopraffare. Si potranno poi ascoltare anche le testimonianze dei gruppi dei Narcotici Anonimi, Familiari Anonimi e Giocatori Anonimi.
Il pubblico potrà rivolgere le proprie domande agli ospiti sia dal vivo che online. Infine, verranno letti i monologhi vincitori del concorso di scrittura “Dipende dame” e la serata avrà un finale musicale. Si potrà seguire la diretta tramite la pagina Facebook “Dipendedamefvg”. A collaborare alla realizzazione dell'evento c'è Franco Ongaro con il supporto del Comune di Monfalcone e del Comitato Rione Centro presieduto da Luciano Negri.
La conferenza si inserisce all'interno di un progetto d’informazione sociale nato con l’idea di essere vicini ai soggetti interessati da questi problemi, di incentivare la crescita di gruppi per adulti incentrati sulle terapie alternative - come la mindfulness - e di portare nelle scuole dei progetti di prevenzione ed educazione emotiva.
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