L'iniziativa
La storia di Gorizia tra francobolli e timbri, apre la mostra alla Biblioteca Isontina
Occasione propizia il francobollo emesso per i 20 anni dalla caduta del confine da parte di Poste Italiane. La mostra sarà visitabile fino al 18 maggio.
Raccontare Gorizia e il suo territorio attraverso la storia degli annulli filatelici e, in generale, delle cartoline che hanno viaggiato e parlato del Goriziano. Questo il filo conduttore dell’esposizione “Gorizia, storia postale. Dall'età antica alla caduta del muro di Gorizia” la mostra che si è inaugurata oggi, 7 maggio, alla Biblioteca statale Isontina, e che sarà visitabile fino al 18 maggio nelle sale d'accesso ai piani della Biblioteca statale Isontina, negli orari d’apertura della biblioteca stessa.
L'occasione che ha portato all’idea dell’esposizione è l'emissione, da parte di Poste Italiane, del francobollo ordinario “La caduta del muro di Gorizia”. Il francobollo ricorda i vent’anni della caduta del Muro di Gorizia, ovvero del confine fra Gorizia e Nova Gorica e fra l'Italia e la Slovenia. L’emissione è stata effettuata lo stesso 7 maggio.
La mostra - curata da Antonio Grusovin, collezionista privato goriziano, componente dell'associazione di Storia postale del Friuli e della Venezia Giulia, in collaborazione con altri collezionisti - comprende qualche centinaio di pezzi e ripercorre, in un quadro storico-descrittivo, l'evoluzione del sistema postale nell'area mitteleuropea. L’evento è patrocinato dal Comune di Gorizia e si avvale di altre prestigiose collaborazioni.
«Tra le altre, viene esposta – ha spiegato il curatore – corrispondenza inviata da o attraverso Gorizia nel XVI secolo, altra pertinenti all'occupazione francese delle province Illiriche, ma si vedranno anche le prime lettere recanti francobolli austriaci e quelle inviate non appena avviene il passaggio di Gorizia Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale, nonché lettere spedite nel periodo del governo militare alleato della Venezia Giulia».
Nel territorio goriziano, l'istituzione di corsi regolari di posta risale al XVI secolo, con un servizio definito in ambito storico postale come prefilatelico, precedente cioè all'emissione dei francobolli. A seguito dell'emissione dei primi francobolli d'Austria nel 1850, vengono aperti vari uffici postali sia in città che nel resto della Contea di Gorizia.
«L’esposizione filatelica, il cui “supporto” è costituito in buona parte dalle lettere – così il direttore della Bsi, Luca Caburlotto – trova ideale spazio nel mondo dei testi a stampa e dei manoscritti, per la grandissima importanza che lo scambio epistolare ha avuto fino a tempi recentissimi per lo sviluppo della conoscenza e della cultura e delle stesse relazioni tra le stesse personalità che ne sono stati protagoniste».
Caburlotto ha voluto anche rimarcare la necessità di proporre eventi ed esposizioni tali per consentire il bilinguismo locale, spaziando non solo a Gorizia ma anche a Nova Gorica. «Ci tengo che venga valorizzata la lingua slovena e la sua cultura e spero che si possano sospendere nel più breve tempo possibile i controlli sul confine».
A presentare l’esposizione, dopo il saluto dell’assessore ai lavori pubblici, Sarah Filisetti, anche Peter Suhadolc, presidente del circolo Košir di Trieste, vicepresidente della Federazione slovena di filatelia e consigliere d’amministrazione della Federazione internazionale di filatelia. Suhadolc ha rimarcato come «si tratta di un momento speciale per la filatelia. La storia postale fa parte della cultura e deve avere la sua presenza nel pubblico e valorizzata attraverso mostre ed esposizioni nelle città». Presenti anche l’onorevole Carlo Giovanardi, Bruno Crevato-Selvaggi, presidente della Federazione italiana di filatelia e Sergio Visintini, presidente dell’associazione di Storia postale del Friuli e della Venezia Giulia.
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