l'inaugurazione
La storia dell'antico ponte in mostra, Farra sogna il museo archeologico
Aperta sabato la mostra, che sarà visitabile nei weekend. Il sindaco Turchetto ha auspicato la nascita di un percorso museale ad hoc.
Ha aperto i battenti a Farra d'Isonzo la mostra "Percorsi di pietra-Verso il museo archeologico di Farra d’Isonzo" presso il Museo di documentazione della civiltà contadina friulana. Dopo una prima presentazione del progetto da parte di Piera Mauchigna, vicepresidente dell’associazione culturale Lacus Timavi di Monfalcone, è seguito un benvenuto da parte del sindaco Stefano Turchetto, di un saluto da parte del Consigliere regionale Diego Bernardis, presidente della V commissione cultura e di Fulvia Mainardis, docente di storia romana dell’Università degli Studi di Trieste.
Quest'ultima ha presentato un quadro storico dell’importanza del ponte romano che, nei pressi della Mainizza, attraversava il fiume Isonzo ed è stato teatro di numerose vicende d’armi e non solo nel corso della storia. Il primo cittdino ha sottolineato che la valorizzazione di questo patrimonio culturale, idea presente da anni, è stata resa possibile grazie ai bandi di ripartenza Cultura e Sport della Regione, auspicando che questo sia un primo passo per la musealizzazione e la creazione di uno spazio archeologico proprio qui. Vi è poi stato un intermezzo musicale del Coro dei bambini.
Si tratta dei partecipanti al Music Summer Camp a cura dell’Accademia lirica Santa Croce. Sono seguiti dei video che hanno illustrato i passaggi per il recupero e la musealizzazone dei reperti lapidei, che sono ospitati al piano terra del Museo della civiltà contadina friulana, per poi portare i presenti nella sede vera e propria della mostra dove Mainardis e il comitato scientifico di Lacus Timavi, composto dalle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci, hanno approfondito la storia dei degli elementi esposti.
In tal senso, vi è stato anche l’intervento del presidente dell’associazione Andrea Fasolo, che si è adoperato in prima persona nella definizione dell’allestimento museale di quest’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza, Fondazione Aquileia e che gode del patrocinio dell’Università di Trieste. La mostra sarà aperto ogni fine settimana (sabato e domenica) dalle 17 alle 20 con possibilità di visita guidata solo ogni secondo sabato del mese alle ore 18, previa prenotazione fino a esaurimento posti inviando un’email a info@lacustimavi.it.
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