lo studio
Stipendi, a Gorizia una donna guadagna settemila euro in meno degli uomini
L'indagine Ires Fvg mostra un aumento dei redditi, tranne gli under25. Le donne straniere nel Goriziano guadagnano meno di 13mila euro all'anno.
In base alle dichiarazioni Irpef presentate nel 2022 (e riferite all’anno di imposta precedente) il reddito complessivo medio, calcolato su un totale di 920.274 contribuenti in Friuli Venezia Giulia, si attestava a 23.510 euro (951 in più rispetto all’anno precedente, pari a +4,2%). Tale valore sintetizza una notevole variabilità, che si può riscontrare in relazione alle principali caratteristiche socio-anagrafiche dei contribuenti. Come emerge da dati in esclusiva del Mef elaborati dal ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo, le donne in media presentano un reddito complessivo inferiore di quasi 10mila euro a quello degli uomini (18.494 euro contro 28.306, pari a oltre un terzo in meno).
Rispetto alle dichiarazioni del 2021 che si riferivano al periodo della pandemia, inoltre, l’incremento è stato più accentuato per la componente maschile (+4,5% contro +3,7%). Come è noto la partecipazione femminile al mercato del lavoro è ancora inferiore a quella degli uomini, sia in termini di un minore tasso di occupazione, sia di una maggiore diffusione degli impieghi a tempo parziale; l’accesso alle posizioni apicali, inoltre, è molto più difficile. Le notevoli disparità esistenti si ripercuotono inevitabilmente anche sui redditi pensionistici, perpetuando il divario rispetto alla componente maschile anche dopo il termine della vita lavorativa.
Guardando ai numeri in provincia di Gorizia, il reddito annuo complessivo medio nel 2022 è stato 22.070 euro, registrando un +3,6% rispetto all'anno prima. Guardando alle differenze tra uomini e donne, però, i primi hanno percepito 25.686 euro a fronte dei 18.014 delle donne. La media delle persone nate in Italia è più alta, 23.363 euro, ma anche qui il gender gap è evidente: se la paga femminile arriva a 18.897 euro, quella maschile è di 27.681 euro. Per chi invece è nato all'estero, pari al 16% della popolazione, le cifre sono ancora più basse: le donne percepiscono appena 12.103 euro, 17.585 gli uomini.
Pur costituendo complessivamente il 48,9% dei contribuenti della nostra regione, le donne sono appena un quarto tra coloro che dichiarano più di 40mila euro (25,6%). Un altro divario molto pronunciato è quello relativo all’età. I contribuenti nella fascia compresa tra 45 e 64 anni registrano il reddito medio complessivo più elevato (quasi 28mila euro), decisamente superiore sia rispetto a quello degli over 65 (22.759 euro), sia a quello dei 25-44enni (20.796 euro). I contribuenti della classe 45-64 anni, inoltre, presentano l’incremento più sostenuto (+5% rispetto all’anno precedente).
I pochi under 25 che dichiarano un reddito ai fini Irpef (sono circa 41mila, il 4,5% del totale), totalizzano in media meno di 8mila euro e sono gli unici a registrare una variazione negativa su base annua (-7,6%). Un’altra categoria che evidenzia un divario molto consistente è quella dei contribuenti nati all’estero (quasi il 15% del totale), che dichiarano in media 7.500 euro in meno rispetto a quelli nati in Italia (17.088 euro contro 24.613 euro); sono anche quelli che fanno registrare la variazione maggiormente positiva rispetto all’anno precedente (+6,3%).
Questi dati riflettono sostanzialmente la condizione dei cittadini immigrati, anche se comprendono una quota di italiani nati all’estero (in particolare in Svizzera, Germania, e Francia) e di stranieri che hanno ormai acquisito la cittadinanza italiana. Le donne nate all’estero nel 2022 hanno dichiarato mediamente appena 13.413 euro, circa 6mila in meno di quelle nate in Italia. I maschi originari di altri Paesi dichiarano mille euro in più delle donne nate in Italia e 9.435 euro in meno degli uomini nati nel nostro Paese, la categoria con il valore più elevato (quasi 30mila euro).
Le donne straniere presentano maggiori difficoltà di conciliazione rispetto alle italiane, principalmente per la mancanza di reti familiari di supporto alla cura dei figli; in alcuni contesti possono incidere anche motivi religiosi o culturali. Inoltre sono spesso impiegate nelle attività di assistenza alla persona, di solito associate a basse retribuzioni. A livello territoriale la provincia di Trieste presenta il valore più elevato (quasi 25mila euro); seguita da Pordenone (con 23.599 euro e l’aumento maggiore rispetto al 2021, +4,9%), Udine (23.213) e Gorizia (circa 22mila euro).
Le donne nate all’estero e residenti nell’Isontino presentano la media più bassa (meno di 13mila euro); al contrario gli uomini nati in Italia che vivono nell’area giuliana mostrano il dato più elevato (quasi 32mila euro). I dati elaborati provengono dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel conteggio del numero di contribuenti e nel calcolo della media pro capite sono esclusi coloro che dichiarano un reddito complessivo ai fini Irpef pari a zero (nel 2022 erano 15.586 in Friuli Venezia Giulia).
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