l'indagine
Redditi, il comune più ricco in provincia di Gorizia è Capriva
L'imponibile medio supera i 23.500 euro, Staranzano passa al secondo posto. Monfalcone penultima, Gorizia è dodicesima.
Capriva del Friuli è il comune "più ricco" della provincia di Gorizia. Il primato che fino all'anno scorso spettava a Staranzano è stato raggiunto ora dal comune collinare, secondo l'indagine Ires Fvg sui redditi complessivi Irpef. Qui l'imponibile medio raggiunge 23.593 euro, a fronte di 1.307 contribuenti, mentre il paese bisiaco scende al secondo posto con 23.285 su 5.361 contribuenti. A chiudere il podio è Gradisca d'Isonzo, con 22.998 euro su 5.125 persone. Il capoluogo è solo dodicesimo, con 21.746 euro su 27.353 dichiaranti. San Floriano resta fanalino di coda: 16.112 euro su 773 contribuenti.
Penultimo posto invece per Monfalcone (20.204 euro su 21.948 persone) mentre Grado è terzultimo (20.376 con 6.460 dichiaranti). A livello complessivo, il Friuli Venezia Giulia - in base alle dichiarazioni presentate nel 2022 e riferite all’anno precedente - si colloca all’ottavo posto a livello nazionale per reddito complessivo medio dichiarato ai fini Irpef (23.510 euro, 950 in più rispetto all’anno scorso). La Lombardia è la regione più “ricca” con una media di 26.617 euro, mentre in fondo alla graduatoria si colloca la Calabria con 16.296 euro. Lo studio del ricercatore Alessandro Russo è su dati del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il reddito imponibile medio (che non comprende gli oneri deducibili) in Fvg è pari a 22.624 euro (contro una media nazionale di 21.776 euro). A livello provinciale Trieste presenta il valore più elevato, ossia un reddito imponibile medio pari a 24.072 euro, mentre Gorizia registra quello più basso (21.415 euro). Trieste risulta anche la decima provincia a livello nazionale (ottava nel 2021) e la seconda del Triveneto dopo Bolzano. Nel 2022 il numero di contribuenti è aumentato dello 0,8% sia a livello nazionale, sia in regione (pari a +7.311 unità), dopo la flessione dovuto alla crisi sanitaria del 2020, che aveva avuto pesanti ripercussioni anche sulle attività produttive.
L’incremento riscontrato ha infatti riguardato principalmente i lavoratori dipendenti, aumentati del 2,2% in un anno, mentre il numero di pensionati è rimasto sostanzialmente stabile (-0,1%). È anche interessante notare che il reddito pensionistico medio negli ultimi due decenni si è progressivamente avvicinato a quello derivante dal lavoro dipendente. In Fvg, in base alle dichiarazioni presentate nel 2004, il reddito medio dei pensionati era pari a due terzi di quello dei lavoratori subordinati; tale rapporto è costantemente cresciuto nel tempo fino ad arrivare attualmente a quasi il 90% (19.597 euro contro 22.382).
Anche a livello nazionale la situazione è analoga, con i pensionati che dichiarano in media l’11,7% in meno rispetto ai lavoratori dipendenti (18.989 euro contro 21.497). La distribuzione dei contribuenti regionali in classi di reddito complessivo mostra che il 36% si colloca al di sotto dei 15.000 euro, mentre lo scaglione con la frequenza più elevata è quello tra 15.000 e 26.000 euro (che include un terzo del totale). Infine, 45.737 contribuenti (pari al 4,9%) dichiarano più di 55mila euro; tra questi solo 7.482 (lo 0,8%) totalizzano più di 120mila euro. In Fvg il comune di Moruzzo si conferma al primo posto.
Il paese friulano è anche 46esimo a livello nazionale, mentre l’anno precedente era 66esimo con oltre 30mila euro di media, seguito da Pagnacco (27.365), Duino-Aurisina (25.969) e Campoformido (25.951); al quinto posto come l’anno scorso si trova Udine (25.941 euro). Le ultime posizioni sono occupate prevalentemente dai Comuni delle Valli del Natisone (in particolare Drenchia, Grimacco, Stregna, Savogna e Pulfero tra gli ultimi dieci), dove la quota dei redditi da pensione è particolarmente elevata e i valori medi sono inferiori a 17mila euro. A Trieste, la zona con la media più elevata (35.149 euro) è quella del quartiere di San Vito.
Foto Petar Milošević
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