A Camossi il Premio patroni: ex stella dell'atletica, oggi coach di Jacobs

La serata al Teatro Verdi, saranno premiati anche l'imprenditore Lorenzo Crobe e la Pro Gorizia. Il ricordo di Omar Monestier.

Ha portato Marcell Jacobs a Gorizia, dove si è allenato prima che tutto il mondo lo conoscesse come l’uomo più veloce sui 100 metri. Quest’anno, è Paolo Camossi il vincitore del Premio Ss. Ilario e Taziano, riconoscimento assegnato a un personaggio di Gorizia che si è particolarmente distinto per motivi sociali, sportivi o collettivi. Il nome è stato svelato questa mattina alla presenza dei diversi componenti della giuria che assegna il titolo, in sala Dora Bassi, e la consegna avverrà come sempre il 16 marzo.

Insieme al primatista italiano, che ha legato la propria carriera in particolare alle Fiamme Azzurre, saranno premiati anche l’imprenditore Lorenzo Crobe, fondatore della Torrefazione Goriziana, l’Asd Pro Gorizia che quest’anno compie un secolo di storia, e alla memoria Omar Monestier. Un ricordo importante quello del direttore del Messaggero Veneto e Piccolo, scomparso prematuramente l’anno scorso a causa di un malore, che sarà consegnato alla moglie e alla sua successore alla guida del quotidiano triestino, Roberta Giani.

Questa volta, anziché Palazzo de Bassa, la location scelta è il Teatro Verdi a partire dalle 18, nel giorno dei santi patroni cittadini. Classe 1974, Camossi prima di diventare allenatore è stato uno dei grandi nomi dell’atletica italiana, collezionando la partecipazione alla finale delle Olimpiadi di Sydney 2000, dive finirà ottavo, e la vittoria di sei medaglie in altrettante rassegne internazionali: oro ai Mondiali indoor di Lisbona 2001, argento ai Giochi mondiali militari di Zagabria 1999, bronzo sia agli Europei indoor di Gand 2000.

Ottenne il metano più prezioso anche alla Coppa europa di Brema 2001, ai Giochi del Mediterraneo di Bari 1997 e agli Europei juniores di San Sebastián 1993. Ha gareggiato in otto competizioni internazionali a livello senior, riuscendo a registrare nel 2001 il record nazionale di 17,32 metri nel salto triplo al coperto, chiudendo la stagione indoor al secondo posto delle liste mondiali. È stato primatista italiano nel salto triplo in quattro categorie diverse: seniores e promesse (in entrambe anche al coperto), juniores e allievi.

Con i suoi 7 successi in carriera, è il terzo triplista italiano più titolato ai Campionati nazionali assoluti (sia indoor sia all’aperto) con 9 vittorie, dietro le 20 di Fabrizio Donato e le 17 di Dario Badinelli. Successi che nel 2021 sono passati in secondo piano davanti al trionfo del suo ultimo allievo, Jacobs appunto, ai Giochi olimpici di Tokyo sia a livello individuale che nella staffetta 4x100. “Non andiamo a premiare l'evento in sé - ha spiegato il sindaco, Rodolfo Ziberna - ma il valore e ciò che ha comportato la fatica fatta”.

“Questi sono valori positivi da instillare nelle nuove generazioni - ha rimarcato -, che hanno perso tanti valori. Significa che se ci credi davvero, puoi farcela che tu sia a Gorizia o Milano, ovunque tu sia”. Il decano dell’Arcidiocesi, don Fulvio Marcioni, ha evidenziato come “in una società dove si premia sempre il primo, Paolo è stato il maestro ed rimasto un passo indietro per fare trionfare l’allievo”. Soddisfazione espressa anche dagli altri componenti della commissione: Fondazione Carigo, Camera di commercio Venezia Giulia e Consorzio universitario.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.