LA SITUAZIONE
Staranzano, imminente la riapertura del raccordo ferroviario Ronchi Sud – silos Casillo. Ecco i dettagli

I dati forniti dalla società pugliese prevedono il passaggio di uno o due convogli a settimana nelle ore notturne. Attendono conferma delle informazioni le autorità locali coinvolte nell’opera.
È una questione di cui si è cominciato a parlare negli ultimi giorni sulle pagine della stampa locale, quella della riapertura del raccordo ferroviario che va dall’ex stazione Ronchi Sud ai silos della Casillo s.p.a. a Monfalcone. Un binario lungo quasi otto chilometri e chiuso da decenni che ha attirato gli interessi della grande società pugliese in quanto possibile collegamento strategico con la sede di via Bagni Nuova e alternativo al trasporto su strada.
La riattivazione della bretella è frutto di un’operazione congiunta tra Regione, Rete Ferroviaria Italiana e soprattutto Molino Casillo, che ne è ora l’ente gestore. Proprietario del raccordo (fatta eccezione per la prima porzione nelle vicinanze di Ronchi Sud, che è sotto la competenza di Rfi) è il Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, il cui presidente Fabrizio Renato Russo così commenta: «La stessa Molino Casillo ha partecipato nelle spese di ripristino del tratto e al momento attuale è l’unico soggetto che ha l’autorizzazione per poterne usufruire».
«I lavori, intensificatisi all’incirca un anno fa, sono di fatto finiti – prosegue Russo - Ferrovie dello Stato sta procedendo proprio in questi giorni ai collaudi conclusivi e i treni dovrebbero cominciare a circolare nei prossimi mesi».
Il punto cruciale legato all’opera è però l’impatto che questa potrebbe avere sul traffico nel tratto compreso nel territorio comunale di Staranzano. Oltre alla via Vittorio Veneto nei pressi della frazione Dobbia, infatti, la ferrovia incrocia via Marconi a meno di cinquanta metri dalla rotonda che permette di immettersi nel raccordo stradale SR14-SP19 o di proseguire diritto in direzione San Canzian d’Isonzo: un punto nevralgico, dunque, per la circolazione degli automobilisti in entrata e in uscita da Staranzano.
Stando ai dati ufficiali forniti da Molino Casillo al momento dei lavori preparatori alla riattivazione del raccordo, si prevede il passaggio di uno o massimo due convogli a settimana durante le ore notturne, in ogni caso prima delle sei del mattino; i mezzi, inoltre, circoleranno a una velocità il più possibile contenuta, ovvero sui 10 chilometri all’ora. A riferire tali informazioni sono sia il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Staranzano Flavio Pizzolato che il presidente del Consorzio, il quale però precisa: «Ci siamo entrambi attivati per avere conferma ufficiale di questi dati da Molino Casillo, poiché appunto risalenti a qualche tempo fa. Stiamo dunque attendendo riscontro; quando avremo i dati certi, sarà nostro impegno garantire una comunicazione corretta e adeguata alla comunità».
«A maggio abbiamo già fatto un sopralluogo con i residenti che vivono più vicini alla ferrovia, dando loro rassicurazioni – aggiunge poi Russo - come Consorzio interveniamo se vi sono rischi legati all’incolumità delle persone: abbiamo comunque già stanziato una parte del bilancio ‘25-’27 per provvedere a necessità eventuali legate all’impatto della ferrovia sulle aree limitrofe, come l’installazione di recinzioni protettive o pannelli fonoassorbenti».
«Nei punti d’incrocio con le strade sopra citate verranno ovviamente installati avvertimenti e segnaletica in linea con le prescrizioni e i regolamenti della Rete Ferroviaria Italiana» è la conclusione del presidente del Coseveg: nello specifico, si tratterà della croce di Sant’Andrea e di sistemi di avvertimento luminoso e sonoro. Restano infine ancora da verificare e definire le misure da adottare per garantire la sicurezza nel punto in cui la ferrovia attraversa il nuovo tratto di pista ciclabile inaugurato ad agosto scorso, poco dopo il ponticello su via delle Acacie e sempre in prossimità della sopra citata rotonda.
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