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Staranzano, E-Villae punta alla valorizzazione della villa romana della Liberta Peticia
L'esito delle indagini georadar effettuate nel corso dell'anno è tale da aprire la strada a ulteriori accertamenti.
Il progetto E-Villae di valorizzazione dei resti della villa romana della liberta Peticia di Staranzano è in dirittura d'arrivo, ma l'esito delle indagini georadar effettuate nel corso dell'anno è tale da aprire la strada a ulteriori accertamenti, come spiega l'assessore alla cultura Roberta Russi. Il quadro completo dello studio effettuato da Esplora, spin off accademico dell'Università di Trieste, sarà presentato sabato 17 dicembre, alle 10, nella sala Peres del municipio di Staranzano, in piazza Dante Alighieri, assieme alle altre componenti del progetto per la cui realizzazione l'amministrazione comunale ha ottenuto un contributo di 20 mila euro dalla Regione.
"La Soprintendenza beni archeologici e culturali del Friuli Venezia Giulia ha completato il restauro del pavimento musivo e in questi giorni, meteo permettendo, viene installata la nuova cartellonista, in sostituzione di quella preesistente, molto rovinata", spiega l'assessore Russi, preannunciando che il sito internet tematico E-Villae sarà lanciato in concomitanza con l'evento del 17 dicembre, durante il quale sarà peraltro presentato. "Quanto emerso dalla indagini georadar in prossimità delle strutture già note della villa di via de Amicis suggerisce di proseguire con gli accertamenti", aggiunge Russi, che conferma l'impegno dell'amministrazione staranzanese a reperire nuovi fondi.
Il percorso di valorizzazione ha incluso anche un concerto organizzato nel sito da DobiaLab, uno dei partner del progetto, che ha realizzato inoltre dei brevi video che saranno caricati sul sito internet dedicato. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Regione e alle partnership della Soprintendenza dei Beni culturali del Fvg, Consorzio Culturale del Monfalconese, Sfa Società Archeologica Friulana, associazione Lacus Timavi, Pro Loco di Staranzano e, appunto, DobiaLab-Gruppo Area di Ricerca.
La villa romana della libertà Peticia è una delle ville dislocate lungo la via consolare che congiungeva Aquileia a Tergeste. Gli scavi effettuati nel 1955 e negli anni Ottanta dello scorso secolo ne hanno messo in luce la parte sudorientale, in cui sono riconoscibili tre fasi distinte di costruzione. La villa occupava un’area complessiva di circa 2500 metri quadri e, stando alle indagini, uno spazio pare possa essere identificato come un sacello dedicato al culto della dea Bona, visto il rinvenimento di una lapide con epigrafe datata al I secolo avanti Cristo (scomparsa durante il trasloco della biblioteca da via dell’Infanzia a via Zambon).
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