Staranzano, continua DobiArtEventi nel ricordo dell'amico Manuel

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IL FESTIVAL

Staranzano, continua DobiArtEventi nel ricordo dell'amico Manuel

Di S.F. • Pubblicato il 24 Ago 2023
Copertina per Staranzano, continua DobiArtEventi nel ricordo dell'amico Manuel

Si inaugura la sezione DobiaFilm. Il ricordo del musicista e amico dell'associazione Manuel Pitton, prematuramente scomparso nel giugno del 2021.

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Prosegue a Staranzano la 21esima edizione di DobiArtEventi, il festival multimediale organizzato dall’associazione Gruppo Area di Ricerca Dobialab. I prossimi appuntamenti si terranno il sabato 26 e martedì 29 agosto nella sede in via Vittorio Veneto 32, con tanta musica e le proiezioni di altri due prodotti audiovisivi della regista americana Shirley Clarke, pietra miliare del cinema indipendente e sperimentale. La serata di sabato 26 agosto, intitolata "Glue", sarà un evento dedicato a Manuel Pitton, amico e collaboratore dell’associazione.

Manuel è prematuramente scomparso nel giugno del 2021. È stato un musicista elettronico e batterista attivo nella scena indipendente friulana dai primi anni 2000 e spesso ospite di Dobialab come artista e dj. Glue è il nome dell’ultimo progetto a cui stava lavorando. Un omaggio alla sua professionalità e formazione musicale, nonché un’occasione per ricordarlo mettendo a confronto diversi artisti e riflettendo sullo stato dell'arte della scena electro friulana. Diversi saranno infatti gli ospiti della serata di sabato.

Si partirà alle 21 con il dj set Omar, per poi lasciare lo spazio agli electro live set di Arbeiter, Lithium 1/2 cpr e di Tommaso Bernardi. Tra gli ospiti ci sarà anche Aga con il suo dj set e Mr. Island con un psychelectro cumbia live set. Martedì 29 agosto ci sarà invece un secondo appuntamento con lo spettacolare cinema di Shirley Clarke con la proiezione del cortometraggio Skyscraper e del film Ornette: Made in America.

La serata si intitola "Shirley Clarke's Jazz Cinema: a free connection" ed è stata organizzata in collaborazione con Milestone Film e Reading Bloom che, tra il 2017 e il 2018, hanno redistribuito in versione restaurata tutti i film della regista in Italia, in Svizzera e in altri Paesi europei, facendoli nuovamente approdare sui grandi schermi. Si partirà partirà alle 21 con la proiezione di Skyscraper, definito dalla regista stessa un «musical comedy sulla costruzione di un grattacielo», cimentandosi per la prima volta con il formato 35mm.

Prodotto in collaborazione con Willard Van Dyke, Irving Jacoby, D.A. Pennebaker e John Sylvester White, il film documenta la costruzione del Tishman Building sulla 666 Fifth Avenue di New York. Per realizzare il musical Clarke aveva ingaggiato gli operai che avevano costruito il grattacielo come narratori della storia. «Era davvero importante per me cercare di risolvere il problema dell’incorporea voce-Dio fuori campo – aveva dichiarato all’epoca la regista -, che era lo stile di narrazione tipica degli anni Cinquanta».

Clarke, con Skyscraper, ha cercato di teatralizzare un tema da documentario, trasformandolo in un musical divertente. Grazie alla sua originalità, il film vinse due premi alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e fu candidato agli Academy Award nel 1961 come miglior corto documentario. La pellicola è stata recentemente restaurata dal Metropolis Post.

L’appuntamento Skyscraper è stato distribuito per gentile concessione del Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Seguirà poi la proiezione di Ornette: Made in America, un film documentario del sul sassofonista del free jazz Ornette Coleman. Il film non racconta la vita del musicista, ma piuttosto emula il suo stile libero mescolando insieme estratti filmati d’archivio di performance, interviste, video musicali sperimentali e rievocazioni dell'infanzia.

Nel film sono presenti anche interviste e filmati originali del visual artist William S. Burroughs, dell’architetto e futurista americano Buckminster Fuller, del batterista jazz Ed Blackwell , del sassofonista e produttore del blues americano Robert Palmer, del pianista jazz George Russell, del critico musicale John Rockwell, del trombettista jazz Don Cherry e del batterista jazz Denardo Coleman. Clark ha lavorato alla produzione del film per oltre 20 anni.

Il prossimo nonché ultimo appuntamento di DobiArtEventi si terrà mercoledì 6 settembre. Diversi percorsi e linguaggi creativi continueranno a intrecciarsi con artisti e progetti locali e internazionali. La location sarà anche sempre la sede di Dobialab a Staranzano, in via Vittorio Veneto 32, rinnovata dopo i lunghi lavori di ristrutturazione che hanno impegnato l’associazione negli ultimi anni, con l’obiettivo di portare avanti i vecchi progetti e svilupparne dei nuovi.

"Dobialab continua a portare avanti DobiArtEventi introducendo però ogni anno novità succulenti – spiega il direttivo di Dobialab - quest’anno inauguriamo infatti la sezione DobiaFilm proprio durante uno dei nostri appuntamenti più importanti dell’anno. Il nostro festival multimediale divulga arte e cultura da oltre vent’anni, promuovendo i nostri artisti locali e portando a Staranzano anche artisti di portata internazionale con cui potersi confrontare, sempre con un occhio di riguardo alla sperimentazione.

Ogni anno accogliamo nuovi e vecchi ospiti con l’obiettivo di stringere nuovi legami e di rafforzare quelli già esistenti". DobiArtEventi è stato realizzato con il supporto del Comune di Staranzano, della BCC Venezia Giulia e in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Io sono Friuli Venezia Giulia, Hybrida, Vivacomix, Cas*Aupa, Radio Onde Furlane, LIVE – Musiche di Sconfine e Caracoles.

Nel corso dell’intera manifestazione, ci saranno tra le esposizioni multimediali Dormi sereno di Enrico “Carne” Tuzzi, le fotografie di Franco Spano, fenachitoscopi e illustrazioni in realtà aumentata di Irene Beltrame, shadows e fotografie di Mario Puglisi, HaLf, l’installazione fotografica di Teresa Giurini e Giulia Spanghero. Verrà inoltre dato spazio a due brevi proiezioni: Walter?, un film di animazione collettivo prodotto da Ottomani, Vivacomix, La scatola blu, Michele Bernardi, e Il Manifesto Futuro di Tina Feyer.

Non mancherà inoltre l’installazione video Metanoia, una produzione marchiata DobiaLab e prodotta nel 2023 da Marco Fregonese e Irene Capasso. Un breve e inaspettato viaggio nella mente umana fatta di paure, angosce e mistero. Metanoia intende esplorare l’intricato labirinto dei pensieri di un personaggio che, preso dall’ansia, viene catapultato d’un tratto all’interno di un altro mondo sospeso tra sogno e realtà.

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