A Staranzano il concorso sulla nuova piazza Dante, «ripensare gli spazi»

A Staranzano il concorso sulla nuova piazza Dante, «ripensare gli spazi»

Le idee

A Staranzano il concorso sulla nuova piazza Dante, «ripensare gli spazi»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 30 Mar 2023
Copertina per A Staranzano il concorso sulla nuova piazza Dante, «ripensare gli spazi»

Due le fasi prima di passare al progetto definitivo. Sarà ascoltata la cittadinanza.

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Non solo ridisegnare la piazza e gli spazi pubblici e verdi del cuore di Staranzano, quindi Piazza Dante Alighieri, ma ripensare l’idea di visione del vivere della cittadina. Questo lo scopo del concorso di idee bandito dall’amministrazione comunale di Staranzano e che sarà propedeutico alla realizzazione del progetto preliminare per capire entità temporale e finanziaria dei lavori.

Insomma, ripensare gli spazi pubblici e gli spazi verdi in un’ottica di riqualificazione generale del centro urbano, ripensando alla viabilità, alla mobilità sostenibile e inclusiva, agli spazi pedonali e aree sosta. In tutto ciò l’amministrazione ha coinvolto nel percorso di studio e definizione del bando di concorso l’Università degli studi di Trieste con il corso di Laurea in Architettura e l’Ordine degli Architetti di Gorizia.

A partire dal 2020 la collaborazione con l’Università, in particolare con i docenti architetti Sara Basso e Alessandra Marin, ha consentito attraverso workshop, tesi di laurea e tirocini formativi di laureandi studenti di architettura di approfondire diverse tematiche urbanistiche e di riqualificazione urbana sia del centro abitato sia del collegamento tra il centro e le aree costiere.

Tali studi e analisi sono stati raccolti in un book allegato al bando e che costituisce una guida per le proposte progettuali che si intendono raccogliere in questa prima fase del concorso di idee per la riqualificazione della piazza Dante Alighieri, pubblicato in questi giorni proprio sul sito dell’ente.

Il concorso è aperto a tutti i professionisti iscritti all’albo, con particolare attenzione ai giovani architetti con posti riservati e richiesti nei gruppi di progettazione.

Uno dei temi centrali del progetto sarà indubbiamente il grande vecchio Bobolar, simbolo della comunità staranzanese. Nel 2022 si sono compiuti i suoi 150 anni poiché risulta sia stato collocato nella piazza nel lontano 1872. In questo ampio spazio, allora in terra battuta, fungeva da fuoco prospettico per chi raggiungeva il centro del paese percorrendo le vie storiche. Le cortine edilizie sul fronte est ed ovest della piazza, allora con moderate altezze, si relazionavano attraverso uno spazio aperto e continuo, non delimitato da sedimi stradali, parcheggi, marciapiedi, né alte quinte arboree, come i grandi cedri odierni.

Da alcuni anni il grande bagolaro è stato attaccato da un fungo che ne sta minando la salute e la stabilità. Un nuovo bagolaro piantato 20 anni fa lì vicino è pronto a raccogliere il suo testimone qualora, non si può prevedere quando, il vecchio albero non ci fosse più. L’attuale conformazione della piazza per quanto attiene la viabilità e le aree sosta si è andata a definire nel corso dei decenni in base alla sua presenza. Una riflessione su tale spazio, in relazione alla compresenza o meno nel tempo dei due bagolari, è pertanto necessaria al fine di recuperare maggiori aree pedonali e la continuità visiva e fruibile dello spazio piazza.

Ciò anche alla luce dei nuovi strumenti pianificatori per la mobilità sostenibile, di cui l’amministrazione comunale si è dotata in questi ultimi tre anni, ovvero il Biciplan e il PEBA approvati all’unanimità dei presenti nel consiglio comunale proprio nell’ultima seduta del 23 marzo scorso. Obiettivo dell’amministrazione è infatti anche di ampliare le aree pedonali integrandole con il verde urbano, incrementare le superfici permeabili drenanti con impianti per il recupero e riuso delle acque meteoriche nelle aree verdi pubbliche.

Il percorso per il recupero urbano di tali spazi è stato delineato in diversi step attraverso un concorso di idee che mira ad individuare un’idea generale della piazza che risponda agli obiettivi delineati ma che lasci aperto nella seconda fase di progettazione un confronto attivo e partecipato con la cittadinanza, al fine di condividere soluzioni ed eventuali approfondimenti e alternative con l’intera comunità.

L’amministrazione ha, in tal senso, previsto un budget massimo di un milione e mezzo o due di euro, ciò per consentire a chi andrà a disegnare le proprie idee di future piazze di rimanere all’interno di quella che sarà la reale possibilità di spesa.

“La cittadinanza sarà coinvolta nel momento in cui avremo terminato il concorso di idee e la commissione giudicatrice si sarà espressa sul tema, proprio prima di procedere con la progettazione vera e propria”, racconta l’assessore Manuela Tomadin cheassieme al sindaco, Riccardo Marchesan, che stamattina hanno presentato la progettualità. “A giugno – precisano – chiuderemo la prima fase e passeremo alla valutazione. Il confronto con la cittadinanza sarà una parte fondamentale, proprio perché la piazza non solo è vissuta ma è anche abitata”, concludono.  

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